Chi è un cultore del Black Metal made in Italy sicuramente avrà sentito parlare dei Cold Empire, formazione sarda attiva ormai da alcuni anni nell’underground e non solo. I Cold Empire sono frutto della mente di Valker (già attivo come chitarrista negli Streben) che per questa release si affianca ad un individuo noto come Misanthrone alla voce e Leendert Kersbergen come batterista session in studio.
Non si può certo dire che “From the Ashes to Empire” sia un album particolarmente innovativo o modernista, è invece piuttosto influenzato dalla scuola Black Metal classica, ma non quella norvegese darkthroniana (che indubbiamente è la più seguita in questi casi) fatta di suoni freddi e produzioni ai limiti della decenza, bensì i Cold Empire ripercorrono la scia del Black svedese con un sound decisamente più vicino ai primi Marduk. Per buona parte dei pezzi abbondano blast-beat, un basso tonante e uno scream incazzatissimo, mix che va a delineare un suono molto pieno e granitico dal quale filtra poca luce, ma i Cold Empire non sono solo brutalità; hanno un gusto per la melodia davvero notevole, tale che in alcuni punti non si può far altro che esclamare “Appperò!”. Nonostante “From di Ashes to Empire” sia un lavoro che predilige tempi al fulmicotone di tanto in tanto Valker e soci si lasciano andare in composizioni più riflessive dal sapore puramente Doom, il brano conclusivo “Foresto of Hate” nonostante il titolo opinabile è una track riuscitissima in perfetto stile Black/Doom, se il resto del disco fosse su questi canoni ci troveremmo di fronte ad un lavoro che farebbe impallidire anche i gruppi più affermati.
“From the Ashes to Empire” è un album non particolarmente personale, ma con tanti buoni spunti e piuttosto scorrevole, la band deve lavorare maggiormente su di uno stile che possano definire “proprio” e su una produzione di qualità maggiore per far rendere al massimo le proprie composizioni. Attualmente la band è al lavoro su del nuovo materiale, consiglio a tutti gli appassionati di tenere le orecchie aperte, per ora ascoltiamoci “From the Ashes” che è pienamente sufficiente!
Elenco e tracce
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