C’erano una volta i Men At Work. E bisognerebbe avere più di trent’anni (almeno) o una forte passione musicale per ricordarsene e parlarne… Io, mio malgrado, ho da un po’ varcato quella soglia, e dei Men ricordo tutto, benissimo.
Ricordo l’insano paragone coi Police, forse perché, tanto gli uomini al lavoro quanto i poliziotti, erano tra i pochi a unire le matrici punk con quelle reggae. Forse per quelle due voci, Sting e Colin, così incredibilmente originali ed uniche nel panorama cosiddetto leggero dei primi ottanta.
Ricordo bene che tutti ascoltammo, comprammo e ballammo “Who Can It Be Now”, con quell’intro di sassofono che era così bello imitare, allora. Con quella batteria secca e precisa, così tanto eighties.
Ricordo che in moltissimi comprammo il primo album, “Business As Usual”, che in alcuni meno comprammo il secondo, “Cargo”, trainato dal grande singolo “It’s A Mistake”, e che quasi nessuno comprò il terzo, ed ultimo, “Two Hearts”, disco che era diventato di moda definire porcata. Magari senza averlo ascoltato, o avendolo asoltato con orecchi insensatamente severi, com’era di moda negli ottanta.
Ricordo poi benissimo che Colin Hay e la sua Banda sparirono del tutto dall’interesse nazionale, guidato ed orchestrato troppo spesso da un mercato miope e cretinetto.
In pochi abbiamo fatto di tutto per seguire la carriera solista di Colin James Hay, ed in pochissimi sappiamo che a metà dei novanta gli uomini al lavoro si sono riuniti ed hanno registrato un ottimo live in Brasile. Naturalmente, manco a dirlo, introvabile nelle lande in cui spopolano i cummenda Pausini e Bocelli.
Ma veniamo al disco di cui si parla. Quel disco dalla copertina in bianco e nero dove CJH guarda furbetto, col celeberrimo occhio (quello dritto, chissà…?) da sotto gli occhiali. Quel disco che trovai in vinile in Francia, il che già dava a pensare…
Bene…: il disco è bellissimo. È il primo della serie di dischi bellissimi di un cantante / cantautore / rocker dalle grandissime qualità sia compositive che, soprattutto, vocali. Una celebrità assoluta in Australia, che conta moltissimi devoti negli USA, e praticamente ignorato da noi…ma non continuiamo a battere questo tasto…che v’ho già intristiti abbastanza.
Siamo alla fine degli ottanta, nel 1987, e nelle radio, e nell’allora DJTelevision (si chiamava così…?) girava, timido e per poco, il video del singolo “Hold Me”, brano buono ma non certo il migliore dell’opera. Per andare alle atmosfere di chi ha amato i Men At Work bisognerà arrivare alla seconda traccia “Can I Hold You”, o indirizzarsi all’ottava, il reggae di “Ways Of The World”.
Il meglio in assoluto della produzione però lo troviamo alla traccia tre, la title track, dedicata all’inarrivabile Jack Nicholson, tutta sostenuta da una batteria splendida, dalla chitarra del protagonista e dal piano di Herbie Hancock.
Ma il disco è tutto bello. Suonato e scritto benissimo. Naturalmente, ma è proprio inutile dirlo, cantato da dio, nel senso che ci sono buone probabilità che dio abbia quella voce lì. E pensare che, in tutte le riviste specializzate, al battere dell’anno duemila, quando si elencavano i 100 dischi migliori del secolo o le migliori cento voci, si aveva la pena d’imbattersi in qualche fratello oasis o in qualche triste imitatore di Bono, ma non v’era traccia del celeberrimo e amatissimo (altrove) Colin James Hay.
Dopo questo disco ne sono seguiti parecchi, tutti trovabili d’importazione dall’Australia o dagli USA, altrimenti, più prosaicamente – ma si fa di necessità virtù…- si riesce a scaricare molto, ma non sempre tutto, dalla Rete.
Se volete provarci, oltre a “Looking For Jack”, consiglio “Topanga”, “Wayfarin Sons”, l’acustico “Going Somewhere”, e il penultimo di inediti, l’ottimo “Company Of Strangers”.
Per curiosità simpatica, ampiamente segnalabile anche la puntata di “Scrubs”, dove CJH, ospite d’onore, fa prima il malato, poi addirittura il morto che esce dal loculo con la chitarra sotto braccio, cantando “Overkill”.
Se non lo conoscete già, fidatevi: un grandissimo.
Elenco tracce testi e video
03 Looking for Jack (04:10)
everybody's always looking for jack
in the fire and in the water
everybody's always looking for jack
in the streets and on the corners
i always wanted to be like jack
he's as cool as they come
i always wanted to be like jack
still for me, he's the one
someday
someday
someday
someday
hear the wind blow through the long grass
i hear laughter in the night
there's no revelations as the years pass
you just disappear from sight
as i grow older, i grow younger
everyday is like a dream
i wouldn't go back for a moment
except for maybe seventeen
someday
someday
someday
someday
everybody's always looking for jack
in the fire and in the water
everybody's always looking for jack
in the streets and on the corners
yeah even jack, he's always looking for jack
he's always in another room
and when i spoke to the woman there
she said he left this afternoon
someday
someday
someday
someday
someday
someday
someday
someday
09 I Don't Need You Anymore (03:06)
I don't need you anymore
I don't need you anymore now
When you leave please close the door
I can't stand it any more
Now you're gone
On and on, I'll carry on
Are you here to give me pain?
Behind your eyes you're still the same now
Please don't smile and play those games
And don't pretend that you have changed
Now be gone
On and on, I'll carry on
When first I knew you'd gone
The wind grew colder
But after the pain had gone
I felt much older
You had my very soul and my completeness
And now I find you here
You leave me speechless
I don't need you any more
No you can't sleep on the floor now
You'd stay a while and then you'd go
And I can't love you any more
Now please be gone
On and on, I'll carry on
10 Circles Erratica (04:03)
sometimes i'm invisible
i'm nowhere to be seen
kick like a tin can in the shape of a man
try so hard to break in so i can brust out
perspectives ever changing leaving me in doubt
i've got a chronic disorder
i'm balanced between
the edge of a razor
trying to cut clean
i've got my eyes on the road
i'm trying to keep steady
i've got my hands on the wheel
i feel i'm nearly ready
hope that me who's dreaming
and that's not me who's screaming
want to wake up warm
in a tattered down tarn
still for all the killing
there's nobody winning
i want to spit it out
i want to scream and shout
lying in the gutter
i heard someone mutter
we'll creep in the shadows
trying to get home
like the swing in the see-saw
hard to keep steady
with some rearranging
i feel i'm nearly ready
sometimes i'm invisible
i'm nowhere to be seen
kick like a tin can into a sugarade man
hope that me who's dreaming
and that's not me who's screaming
want to wake up warm
in a tattered down tarn
lying in the gutter
i heard someone mutter
we'll creep in the shadows
trying to get home
i've got my eyes on the road
i'm trying to keep steady
i've got my hands on the wheel
i feel i'm nearly ready
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