I Converge si sono oramai guadagnati un posto di rilievo all'interno del panorama Post Hardcore; e qui faccio subito un passo indietro perché i Converge non sono Post Hardcore e definirli tali è molto sbrigativo.
Una miriade di influenze diverse si fonde in questa band a stelle e strisce, spaziando dal classico Hc passando per il Grind e, perché no, anche dalla psichedelica. Capirete fin da ora che la commistione proposta è parecchio difficile da digerire, considerato soprattutto che non è sfiorata nemmeno lontanamente dallo Stoner Rock come invece avviene in molte altre band. Tra i maggiori esponenti del genere ci terrei a ricordare gli Isis e i Dillinger Escape Plan, forse quelli più vicini al sound dei Converge. Alcuni parlano di Mathcore, termine che in teoria dovrebbe racchiudere tutti quei gruppi che nel Post Hardcore hanno inserito elementi Metal e Jazz, ma n tutta onestà non credo che sia il più appropriato per definire la musica dei Converge (meglio usarlo per i Dillinger Escape Plan o per gli Ion Disoonance).
Come dicevo prima, i nostri di certo non sono dei novellini e hanno alle spalle oramai notevoli opere, prima tra tutte il capolavoro "Jane Doe", ma anche "You Fail Me" e "Petitioning The Empty Sky": tuttavia, se si escludono i primi, grezzi vagiti di questa band (i vari demo iniziali), l'unico capitolo a rimanere ignorato è "Unloved And Weeded Out" del 2003, che sembra far presagire la sua sorte a partire dal titolo. Onestamente non sono riuscito ad ottenere molte informazioni riguardo al disco in questione (a parte che è una raccolta di inediti e vecchie tracce presenti su demo sconosciute), ma credo di poter affermare senza timore di cadere in errore che la sua unica sfortuna è stata quella di seguire "Jane Doe" e di essere pertanto stato offuscato dal successo del Masterpiece targato Converge. Tuttavia, almeno questo è il mio parere, il disco in questione è il punto più alto mai raggiunto dal complesso, perfetta sintesi tra le idee di 'Jane Doe', l'attitudine del passato e uno sguardo al tenebroso futuro di "You Fail Me"; in altre parole i Converge sono riusciti ad incanalare le idee del lavoro precedente portandole a compimento in questo cd.
Chi è abituato al loro sound, di certo non rimarrà deluso da quanto contenuto nelle quattordici tracce (delle quali due Live); quattordici racconti di catastrofi emozionali e di disagio, di morte dei buoni propositi e del trionfo dello sbando universale. Questo sono i Converge nelle intenzioni dei loro creatori, sono la crisi dell'individuo, sono la colonna sonora delle traversie biografiche dei suoi ideatori, sono la speranza che si infrange non senza quella schizofrenia disperata e sardonica che caratterizza ogni vero fallimento. E ogni elemento concorre a questo fine: il riffing di chitarra è dissonante, caotico, veloce, come un corpo in preda alle convulsioni. Un ascoltatore quasi finisce per dimenticarsi il tasso tecnico delle partiture, trascinato dalla follia decadente delle composizioni: ma la difficoltà della proposta dei Converge è elevatissima e la cosa non sfugge a chi riesce a mantenere il controllo durante la riproduzione. Mescolate sapientemente, melodia ("Flowers And Razorwire") e distruzione ("The High Cost Of Playing God") si intrecciano con il preciso scopo di annientare lo (s)fortunato acquirente.
Grande prova anche quella del batterista, agile nel cambiare tempo continuamente e nell'esibirsi in controtempi assortiti non di rado mutuati dal Jazz o dal Prog. La produzione, decisamente sporca, non contribuisce a far emergere il basso, strumento che di per sé rimane sempre in sordina; insostituibile, comunque, il suo ruolo in tutti i brani che altrimenti risulterebbero poco incisivi. Ma arriviamo ora alla chicca del disco e, forse, dei Converge stessi; Jacob Bannon, cantante e padrone della Deathwish Records, etichetta discografica per la quale la sua band incide. In pochi hanno sviluppato un timbro vocale tanto esasperato e micidiale e sicuramente la band, senza di lui, sarebbe priva dell'anima; costui è motore del gruppo e rappresenta al meglio il loro messaggio. Uno screaming anormale, molto lontano da quello comunemente inteso del Black Metal o del Melodeath, e maledettamente espressivo. Le canzoni si distinguono bene le une dalle altre, il che rivela una fase compositiva studiata (ma allo stesso tempo concettualmente spontanea) come si addice a dei professionisti come i Converge.
In conclusione, "Unloved And Weeded Out" è (giudizio personalissimo) la crescita di "Jane Doe" nonché la dogana per la nascita dell'attuale sound del gruppo; chi cerca brutalità pura se ne astenga, ma anche chi cerca sentimenti tragici. Quest'album è un sentimento aspro, violento ed immediato, è una crisi di nervi... "We Left Our Bodies For The Skies/And Ended Up Here"...
Elenco tracce testi e video
01 Downpour (02:41)
My faith runs thinner than water
For every wish has a name
And with every fear there is someone somewhere,
Who loved before, who hoped before.
Someone who cried ten thoasand oceans,
And someone who bled out the evening in search of you,
They carried hope thick in their visions,
And they held you deep in their chest.
You said this would be nimble and painless,
I am sorry that's not what I have found.
Devil stay away from me.
06 Jacob's Ladder (03:59)
To say that all of those words meant something
would be to say that your petty wars killed everything
And I wonder if we ever had one of those moments
because I cant count the times
I tried to cut away the dead, hoping to grow up again
How much I tried to kill the smiling boy
The burden of falling out of the womb
How much "not enough" I ever received
I will solve these dreams before I wake up this time
This loss weighs, it will always weigh
07 Undo (02:19)
Just want to cut the cables and let my face fall to the ground
It has been so long since i was two
Expression equals the end
Unleash the dam, I am sorry you must drown
Time to show you who lies within the body of lies
Let them feel the fire within my lungs
I was born of you but i am only me
Engage me, I am locked
Hope is this first sigh of defeat
Undo it, slash and burn me
Help me find my halo in a haystack
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