Sonore legnate sui denti, questo è quello che hanno da offrire i romagnoli Crawling Chaos in “Repellent Gastronomy”. Un album decisamente sconsigliato ai deboli di stomaco o perlomeno a chi non è solito confrontarsi con produzioni death metal oriented. Il combo – giunto al debutto dopo otto anni di sudata gavetta – nelle tredici canzoni qui proposte mette in mostra ottima tecnica strumentale e una conoscenza della materia comune a pochi debuttanti, partorendo tonnellate di riff e soluzioni strumentali da applausi.

Un disco dal forte gusto statunitense, che troviamo sia nel modo di concepire i brani che nel songwriting, aperto a ogni tipo di soluzione. Brani come “Blind Fiends Of The Ancient Evil “ e “Plate XII” sono esempi di fredda lucidità e grandi capacità esecutive, semplicemente devastanti nel loro incedere ed estremi quanto basta per essere osannati anche da un pubblico abituato a sorbirsi qualcosa di ancor più pesante. E sempre a proposito di estremo bisogna per forza di cose chiamare in causa il black metal, che in alcune occasioni (specie a livello ritmico) fa il suo ingresso nel disco destabilizzando ancor più l’ascoltatore. Da applausi il lavoro svolto in cabina di regia da Simone Mularoni (DGM, Empyrios), capace nel dare la giusta quadratura a un oceano di riff impazziti.

Per quel che riguarda le liriche il disco sembra essere strutturato sottoforma di concept, una scelta gettonata nel panorama metal e che in questa occasione dona ancor più fascino al prodotto. Una bella botta insomma, che in alcune situazioni riporta in auge la freddezza chirurgica dei primi Behemoth e che in altre si lascia andare a una sorta di isterismo collettivo controllato stile Nile e Cannibal Corpse. Tre nomi quelli appena fatti che sicuramente hanno detto la loro nella crescita dei Crawling Chaos, un combo che non ha sicuramente nulla da invidiare a tanti colleghi ben più rinomati e che speriamo abbia presto la possibilità di farsi valere anche dal vivo in contesti ben più prestigiosi dei soliti pub dove la maggior parte delle promesse italiche si trovano rinchiuse. Avanti così!

Elenco e tracce

01   Glory to My Enemy (05:45)

02   Rue D'Auseil (01:13)

03   The Sleep of Inanna (03:24)

04   Manifest of Chaos (04:18)

05   Visceral Breeding Army (00:48)

06   Let the Vultures Sing Our Deeds (04:47)

07   Blind Fiends of the Ancient Evil (03:40)

08   Promised UnHeaven (04:00)

09   Plate XII (05:33)

10   Encephalitic Cyst (00:42)

11   Closing the Gates (05:15)

12   Premature Burial (05:25)

13   From the Unsafe Shrines Cometh the Abyss (04:30)

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