Proprio quando l'era delle cosidette 'Hair Bands' era prossima al tramonto, 3 eminenze del rock duro (Tommy Shaw, Ted Nugent e Jack Blades) ed un giovane talento ( Michael Cartellone alla batteria) uniscono le forze in questo super gruppo e sferzano uno degli ultimi colpi di coda di Hard Rock melodico e tecnico, prima che Cobain ed i suoi amici strimpellatori arrivassero e dettassero nuove regole su come 'fare rock'. Il progetto ha, inoltre, il merito di aver rivitalizzato un Ted Nugent in evidente crisi di identità musicale già da qualche anno. Non è il glorioso Ted Nugent degli anni 70', ma siamo su livelli decisamente eccellenti

Uscito nel 1990, 'Damn Yankees' ci regala un lotto di canzoni capolavoro, intrise di hard rock americano glitterato ma roccioso. L'opener 'Coming of Age' mette subito in chiaro che questi quattro non scherzano: riff solidissimo sapientemente mescolato ad un approccio vagamente A.O.R., con Blades e Shaw che armonizzano le loro voci in maniera egregia. Appena un anno e mezzo dopo cose del genere diverranno bandite e ridicolizzate ma nel 1990 i fan del rock duro volevano questo ed infatti 'Damn Yankees' raggiungerà il doppio platino, trainato dalle melodicissime 'Come Again' e 'High Enough', due singoli di successo. 'Rock City', 'Bad Reputation', 'Damn Yankees' e ' Tell me how you want it' i brani più puri e duri del disco, nei quali Ted Nugent di diverte a sciorinare riff degni del suo nome ed assoli intensi, mentre l'acusticheggiante 'Mystified' è intrisa di atmosfere country e dimostra che il range di questa band è molto ampio.

I Damn Yankees faranno in tempo a fare il tutto esaurito in giro per l'America in un tour di successo del 1990, assieme ai Bad Company, prima di essere etichettati come pezzo d'antiquariato. Il successivo 'Don't Tread' del 1992, uscito in piena era grunge, sarà un album molto buono ma dalla scarsa rilevanza commerciale e la band si scioglierà dopo un breve tour.

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