Nascere leoni e ruggire come tali.

Questa è una delle poche scontate certezze cui possiamo aggrapparci al primo impatto con la musica dei Danko Jones. Per il resto c’è poco da fidarsi delle apparenze. Leggi il nome sulla copertina e pensi all’ennesimo blues-man yankee proveniente da chissà quale cittadina affacciata sul delta del Mississippi: idea sbagliata!
Nonostante Danko Jones sia effettivamente nome e cognome del front-man il terzetto si dichiara a tutti gli effetti una band reclamando l’articolo “the” ogni qualvolta viene chiamato in causa.
Toglietevi dalla testa anche sole, zattere e cappelli di paglia. I nostri sono canadesi e da Toronto per trovare climi più miti troppi km devono percorrere.

“Born A Lion” è il secondo album del gruppo, più maturo dell’esordio ma sempre caratterizzato da un energico e sincero rock blues. Icone inarrivabili come Hendrix e B.B. King sono gli ispiratori del passato, John Spencer i riferimenti del presente.
L’inconfondibile voce roca e ad alto tasso alcolico del mulatto Jones diventa elemento fondamentale per la capacità di adattarsi alla perfezione alla potente ritmica realizzata da riff di chitarre e basso distorto.

L’iniziale “Play The Blues” allontana tutti coloro che credevano di ascoltare la risposta canadese agli Strokes, e la sola “Lovercall” basta per riconoscere le qualità canore di Danko. In “Sound Of Love” sono forte gli echi degli Ac/Dc mentre è in tracce come “Papa” e “Love Is Unkind”, più delle altre, che si coglie a pieno l’incisività di questo rock sporco ed istintivo dalle nobili influenze.

Se pensate che il rock di oggi possa provenire solo da qualche fumoso club della grande mela oppure che per trasmettere energia ed essere credibili nel farlo ci si debba travestire da anticristo e raccontare omicidi ascoltate “Born A Lion” potrebbe essere l’occasione giusta per venire in contatto con la parte meno commerciale dell’ America rock.

[NdR: Abbiamo ricavato il sample tagliando e peggiorando la qualità di un pezzo interamente scaricabile dal sito dei Danko Jones, sezione downloads.]

Elenco tracce testi samples e video

01   Play the Blues (02:50)

02   Lovercall (02:52)

I love it when it goes like...BOOM!

Now I might not be the flashiest dresser in the room
And I might not know how to look a girl in the eye
I might not have the right pick-up lines
But I'll tell you what I got
You see when I was growing up
I got the inside scoop
I used to watch all the older fellows work down the block
That's right when they used to work I used to watch and when I watched I'd learn the Lovercall

If you wanna do it do it right
Up and down side to side
Baby we can do it for a night
Don't hold me back

Now you gotta look sharp fellows
And you gotta act right
No woman in her right mind is gonna waste her time
If you ain't on time
Let's not talk about how I know that
I'm just here to pass down what I know to you.

You see when I was growing up I got the inside scoop
I used to watch all the older fellas work down the block
That's right, when they used to work I used to watch and when I watched I'd learn the Lovercall

If you wanna do it do it right
Lick it up side to side
Baby we can do it for a night
Don't hold me back

03   Sound of Love (03:50)

04   Papa (03:14)

05   Soul on Ice (03:27)

06   Word Is Bond (03:45)

07   Way to My Heart (03:12)

08   Caramel City (03:17)

09   Get Outta Town (01:56)

10   Suicide Woman (03:19)

11   Love Is Unkind (04:15)

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