Suoni sussurrati, piccole gemme lo-fi e una fragilità indimenticabile. Ecco di cosa si compone "Winston Park".
Dave Fischoff, chitarrista dall'animo riflessivo e profondo, compone canzoni che sembrano entità astratte, presenze soffuse che aleggiano nello stereo, ma come delicatissime farfalle colorate volano sulle nostre teste e disegnano parabole docili e affascinanti.

La stimata label Secretly Canadian schiude questo scrigno di gemme, da ascoltare nel privato angolo del proprio mondo interiore, la voce appena percepibile di Dave ci accompagna nella fragilità della vita e con suoni domestici apre universi di profonda sperimentazione acustica che mai trovano tanta completezza in altri artisti. Lo stesso album rappresenta l'apice della sua carriera, ma trasmette anche la sensazione di essere una serie di intuizioni irripetibili, amaramente constato che dal 1998 solo pochi altri artisti (Dean Roberts ad esempio) hanno raggiunto queste vette emotive e delicate al contempo.
Sono sette canzoni appena appena udibili, ma il silenzio assoluto intorno a noi deve permetterci di apprezzare anche il respiro di questi fragili minuti che si aprono con "Happy Birthday, Dear Norman". Una traccia con suoni derivati dall'ambiente circostante, qualche screzio rumoristico e un leggero alone di mistero che ne arricchisce il pathos compositivo, ma sempre con estrema tranquillità e dolcezza, prosegue "First Sleep After the Riots" che racchiude a mio avviso lo spirito del disco e che divide subito chi apprezza da chi non sopporta.

Inutile nascondervi che la noia è parte integrante di questo disco, non mi sorprendo nel vedermi spesso assopito quando questo cd gira nel lettore, ma ogni volta che apro un occhio nel dormiveglia sento dei passaggi di una bellezza intima che mi lasciano voltare nel letto con un sorriso compiaciuto, come se ci fosse ancora mia madre a raccontarmi le storie di principi e principesse medievali. La noia positiva in un certo senso, la noia che si trasforma in consapevolezza musicale e constatazione di qualità. Certo lo spirito soporifero del lo-fi è talvolta indisponente, talmente appena percepibile da far scappare la pazienza, ma a Dave non interessa e crea un simulacro di se stesso nella solitudine e in questi minuti di musica. "Sallow" mantiene una radice leggermente folk, ma quando pensi di aver afferrato la farfalla che esce dalle casse, improvvisamente la vedi posata sul tuo naso a sbattere le ali e capisci che non è catturabile.

La musica di Dave Fischoff non va presa, pensando a quello che potrebbe essere, non va intesa come una traccia sotterranea di possibili grandi canzoni folk, va intesa come analisi interiore e solo, molto solo, nella sua camera porta avanti personali viaggi mentali che toccano gli ambienti elettronici, ambient, pop in punta delle dita senza invaderli.

Apre la porta della sua camera a questi mondi, ma resta sulla soglia, sussurra alle orecchie degli ascoltatori parole esitanti, suoni soft e piccole idee geniali.

Elenco tracce e video

01   Happy Birthday, Dear Norman (02:55)

02   First Sleep After The Riots (07:21)

03   For The Ones Who Fall In Love On Buses (02:18)

04   Sallow (07:24)

06   Photo From A Car In Winter (03:57)

07   Breakfast In Covington, GA (04:25)

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