Con lo stesso entusiasmo di un musicista privo di idee che deve pubblicare un album come da contratto, vi lascio queste quattro righe per presentarvi un album e un uomo che propongono musiche riservate ad una stretta cerchia di estimatori.

Mi rivolgo allora solo ad un piccola parte di quelli che ancora non conoscono gli 5uu´s, e con piú forza ancora a quelli che affermano con sicura disinvoltura che nell´ambito del progressive non ci siano proposte in grado di sottrarsi al gusto retró dei settanta, come pure a coloro che infarciscono le loro recensioni di termini quali avanguardia, sperimentale, mai banale (che non si puó piú sentire), qualcosa di mai sentito prima, illudendosi che la loro cultura musicale sia sufficientemente infarcita da potergli permettere tali affermazioni.

Abandonship (Cuneiform), registrato a Tel Aviv nel 2002, rappresenta allo stesso tempo la sintesi e l'evoluzione della piccola grande carriera degli 5uu´s, formazione che ormai si presenta come una "one man band", ossia Dave Kerman. Un album timbricamente ricco che propone svariate idee e soluzioni, incasellate con grande maestria e originalitá soprattutto grazie a un ottimo lavoro di missaggio e assemblaggio in studio di registrazione.

La nave abbandonata viaggia in acque fuori dalle mappe di navigazione, si orienta con delle linee tracciate nei mari giá navigati dagli 5uu´s, in un percorso a tre tappe fra fine anni ottanta a inizio dei duemila. Il viaggio non é facile ma é affascinante, porta in un ambienti dove si tracciano trame intricate e tanti elementi convergono disponendosi perfettamente al loro posto. Se all´inizio ci disorienta e perché sentiamo mancare i riferimenti di cui abbiamo normalmente bisogno per sentirci a nostro agio, é solo avere pazienza che presto tali riferimanti si delineeranno nel nostro orizzonte.

Solo pochi eletti sono riusciti a portare in avanti un linguaggio musicale ricchissimo come il progressive, Dave Kerman é uno di questi. Oserei dire.

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