Primo album solista di Gilmour, scritto durante i momenti di pausa con i Pink Floyd.
Nulla di originale, forse più un passatempo, il disco ottiene un discreto successo. Forse per le sonorità che si avvicinano alle produzioni del gruppo.
Un Gilmour piuttosto ispirato in quel periodo, scrive quasi tutti i testi, che sono più personali e intimi rispetto a quelli dei ("suoi") Floyd.
Da notare la presenza di Rick Wills al basso e di Willie Wilson alla batteria, membri del gruppo di Dave nel 1967, prima di essere chiamato a sostituire Barret.

L'album si apre con "Mihalis" (Michael in Greco) brano strumentale d'atmosfera, simile ai brani d?apertura degli ultimi Floyd.
Si continua con "There's No Way Out Of Here" che è una cover di "No Way Out Of Here" (scritta da Baker per il primo lavoro degli Unicorn, prodotto da Gilmour). Esce anche come 45 giri e pur non arrivando alto in classifica, é il più trasmesso dalle radio.
"Cry From The Street!", "So Far Away" e "Short and Sweet" sono i pezzi successivi, buoni esercizi di F.M. Rock, godibili ma forse stancanti dopo vari ascolti.
"Raise My Rent", completamente strumentale, sempre molto atmosferico, sembra essere stata l'ispirazione per "What do you want from me" e "Marooned" (da The Division Bell).
"No Way", altro buon F.M. Rock, forse il migliore del disco.
Si procede con un altro strumentale "It's Deafinitely", con un sound che cerca di discostarsi dal solito, ma che non riesce a salvare troppo il pezzo.
Si chiude con "I Can't Breathe Anymore" che non presenta differenze sostanziali dalle altre canzoni.

Alla fine risulta essere un album piacevole da ascoltare, che però alla lunga tende ad annoiare, consigliato ai fan dei Pink Floyd (e David).

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