Giusto l'altra sera ho rivisto il dvd del film "USA contro John Lennon" un documentario realizzato da David Leaf e dedicato al travagliato rapporto fra il musicista John Lennon e il governo degli USA nel periodo degli anni 70 (e fino alla sua tragica morte nel dicembre 1980). La prima volta che avevo visto il film era stato quando era uscito nelle sale cinematografiche italiane (nel 2007) ed anche allora non mi aveva completamente convinto. Anche dopo averlo rivisto recentissimamente resto dello stesso avviso.

Comunque in grande sintesi, il film (realizzato con grande perizia ) parte illustrando un John Lennon già ribelle fin dall'adolescenza (con genitori divisi ) ed insofferente verso qualsiasi forma di autorità e che riesce ad affermarsi come musicista (dopo lungo periodo di gavetta) nel gruppo dei Beatles (la storia è ben nota .). A un certo punto rilascia un'intervista (intorno al 1966) in cui incautamente afferma che per come è la situazione della Beatlemania nel mondo, c'è la possibilità che i Beatles risultino più popolari e longevi del Cristianesimo stesso e ciò causerà una marea di polemiche soprattutto nel sud degli Stati Uniti. Lui stesso tenterà di rettificare parzialmente quanto detto (e qui sorge già il sospetto che non fosse tanto consapevole della portata delle sue affermazioni ed azioni .) . Successivamente, il documentario ci mostra la svolta nella carriera e vita di John a seguito dell'incontro con l'artista giapponese Yoko Ono. Di lei molto è stato detto e scritto, a me è sempre parsa un'artista di livello discutibile una fra le tante della corrente situazionista assimilabile al gruppo Fluxus. Questo sodalizio artistico fra John e Yoko, oltre a favorire l'inevitabile e naturale sfaldamento del gruppo dei Beatles (nel 1970), consentirà a John l'avvio di una carriera solistica dagli esiti altalenanti passando da opere di musica sperimentale scadente (i vari "Unfinished music") a long playing più solidi qualitativamente come "John Lennon Plastic Ono Band" e "Imagine". Inoltre i due si esporranno anche sul versante dell'impegno politico, incidendo "Give peace a chance" (la canzone meglio riuscita in questo ambito) e manifestando pubblicamente contro l'impegno militare americano nella guerra del Vietnam.. Tutto questo fino al 1972, dopo di che il loro protagonismo politico rientrerà nei ranghi. Il motivo è abbastanza chiaro in quanto John e Yoko risiedevano ormai a New York e John aveva fatto richiesta del rilascio della Green card documento attestante la concessione della cittadinanza statunitense.. Esporsi troppo politicamente, ora che il presidente Nixon era stato rieletto alla Casa Bianca nel 1972, era molto rischioso Infatti l'Fbi di Hoover stava in tutti i modi controllando quella coppia di artisti appariscenti e sovversivi (e questo dimostra non solo quanto l'Fbi fosse gestita in modo reazionario, ma anche quanto fosse in mano a persone paranoiche) . D'altronde, se si pensa che ad un certo punto scoppiò il caso Watergate che implico' lo stesso Nixon tanto da indurlo alle dimissioni nel 1974, si ha un quadro inquietante della situazione negli USA su cui John Lennon non si espresse più esplicitamente dopo il 1972. Insomma l'impegnato John attese che le acque si calmassero e finalmente nel 1976 ottenne la Green card. Dopo qualche anno come noto, fu ucciso a New York da un fan squilibrato che passò alla storia solo per aver attentato alla vita di Lennon, reo di aver tradito con il suo essere una rock star gli ideali progressisti rappresentati agli occhi del mondo intero .

Tutto questo è storia ma , visionando il film , io provo la sensazione che, con la longa manus dell'avida vedova Yoko Ono si cerchi di creare una sorta di santino di John Lennon, il che non fu di certo. L'uomo in questione, come riportato da tante biografie,, era confuso di suo, volubile,, estroso senza essere un musicista metodico (come tanto per dire Frank Zappa, Pete Townshend, Bob Dylan ecc.) instabile di carattere . Tutte le sue esperienze compiute nell'arco di una carriera tempestosa, si affastellavano una sull'altra, tanto che ad una ne subentrava un'altra come se niente fosse. In fondo per lui l'impegno politico era un modo come un altro per provare qualcosa di nuovo come se fosse un nuovo taglio di capelli Lo stesso dicasi del rock and roll dei Beatles, delle sostanze stupefacenti, della meditazione trascendentale, della musica d'avanguardia, di Yoko Ono e. Chi più ne ha più ne metta.. Insomma la natura caleidoscopica e camaleontica di John Lennon (uomo alla ricerca costante di qualcosa che motivasse la sua vita) è stata tale che nessuno, neanche gli amici e musicisti da lui incontrati,, può sinceramente affermare di averlo realmente conosciuto (men che meno i vari personaggi intervistati nel film, da Angela Davis a Mario Cuomo, da Yoko Ono stessa a John McGovern e tanti altri). Quello che è certo però (ed emerge anche in "USA contro John Lennon" ) è il vasto repertorio musicale di John, dettato dalla spontaneità e che mira dritto al cuore ed alla mente dell'ascoltatore. Un grande lascito per la musica che ha pochi eguali.

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