Siccome sono masochista, non solo ho deciso di guardarmi una serie di brutti film di serie z, ma adesso, da qui all'eternità, nel tempo libero mi guarderò pure i film più folli, angoscianti e malati della storia del cinema. Si comincia con Eraserhead, film in bianco e nero del 1977 diretto da David Lynch, creatore di Twin Peaks e regista di The elephant man. Il suo stile personale, surreale e onirico collocato spesso in situazioni quotidiane l'ha reso riconoscibilissimo tra gli appassionati cinefili, il quale si nota sopratutto nel trittico "strade perdute (1997)", "mulholland drive (2001)" e "inland empire (2006)". Ma credetemi, la follia di queste tre pellicole non supererà mai l'angoscia e la tensione che regala questo suo primo lavoro, il quale è giustamente considerato una pietra miliare del cinema underground. Si parte!

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Esistono pochi film al mondo che danno l'impressione di essere un vero e proprio incubo su pellicola, ed Eraserhead rientra tra questi: quasi completamente privo di dialoghi e con un bianco e nero desolante insieme ad un sottofondo musicale in bilico tra Dark ambient e noise (se vi volete far male), l'opera di Lynch trasmette un'ansia pesantissima allo spettatore, che aumenta ad ogni scena. La pochezza dei dialoghi fa sì che essi risultino perlopiù insensati o comunque stranianti, causa l'atmosfera claustrofobica che si percepisce per tutta la sua durata. la trama è quasi inesistente, ma contorta e malata come si deve: Henry, un uomo con forti problemi mentali scopre di avere un figlio deforme che deve tenere in casa: da quel momento comincia un viaggio nella mente di Henry, nei suoi incubi più profondi: la vena surrealista del film si fa sempre più marcata, le scene oniriche sono terribilmente disturbanti che restano impresse: tra queste sicuramente è da ricordare la famosa scena della cantante dalla faccia deforme, che canta il famoso ritornello: "in heaven\ everything is fine". E al quel punto la pelle d'oca si fa sentire...

Se pensate che sia stato facile dirigere un film simile vi sbagliate: la produzione è durata ben 5 anni per colpa del budget scarso che disponeva Lynch e che finì in poco tempo: in quel periodo il regista non aveva una casa e dormiva sul set e Jack Nance, l'attore che interpreta Henry, non ha mai mutato la sua folle capigliatura. Cioè immaginate di dovervi tenere gli stessi capelli di un pazzoide per 5 anni!

Eppure con pochi effetti speciali e tanta fantasia malata una piccola troupe è riuscita a creare il perfetto incubo su pellicola; inquietante, misterioso, malato, angosciante: per il fascino perverso di Eraserhead non bastano questi aggettivi a descriverlo, ma vi faccio un piccolo esempio della sua importanza: Stanley Kubrick, non esattamente il primo stron*o per strada, amava questo film e lo proiettava agli attori di Shining durante le riprese per angosciarli come si deve. Un film di un cineasta all'epoca semisconosciuto era uno dei preferiti del maestro!

Eraserhead è la rappresentazione perfetta dell'incubo: un'allucinazione visiva che vi lascerà addosso una tremenda angoscia e vi rovinerà le vostre nottate (se siete facilmente impressionabili). Uno dei più grandi horror di sempre da una delle menti più strambe del cinema che ha ripescato il surrealismo e il dadaismo dei grandi maestri Dalì e Buñel, e l'ha ricreato nel modo più personale possibile. Un cult da non perdere assolutamente.

Ci vediamo con la prossima follia umana che però non vi dico perchè è una sorpresa :-D

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