"E' ora di mandare a letto la democrazia".

Questo è il titolo provocatorio utilizzato dai Dead Kennedys, l'hardcore band guidata dal suo leader carismatico, l'anarchico Jello Biafra, per il loro ultimo album in studio. Viene pubblicato nel 1986, un mese prima del loro scioglimento, avvenuto nel dicembre dello stesso anno. Lo scioglimento del gruppo fu motivato dal fatto che i membri della band vollero seguire dei progetti personali.

Successivamente i rapporti tra i restanti membri del gruppo e il cantante s'incrinarono, dando vita a diverse cause legali. Una di queste riguardava l'errato pagamento delle royalties da parte di Biafra e la sua casa di produzione, la "Alternative Tentacles".

Nel 2001, invece, fu Biafra a citare in giudizio il gruppo, perché quest'ultimi avevano riformato i Dead Kennedys con un altro cantante e nacque la disputa per l'utilizzo del nome. La causa fu vinta dal gruppo.

Tornando all'album, i Dead Kennedys ci lasciano quest'ultima opera dal titolo più che mai provocatorio e "rivoluzionario". "Bedtime for Democracy" è un chiaro riferimento al presidente degli Stati Uniti Ronald Regan  (quest'ultimo era fra i protagonisti del film "Bedtime for Bonzo" del 1951). Nello stesso anno il presidente viene “citato” anche dalla punk rock band Ramones, ovvero in "My brain is hanging upside down (Bonzo goes to Bitburg)”.

C'è da dire che l'album risente del lavoro di produzione che "ammorbidisce" leggermente il sound del gruppo: il suono della chitarra è meno corposo e più pulito, mentre il basso viene messo molto in risalto. Nonostante questa differenza rispetto ai primi album, questo lavoro è comunque una perla dell'hardcore punk. Non c'è in evidenza una sola canzone come per "Holiday in Cambodia" dell'album "Fresh Fruit For Rotting Vegetables", ma è un'opera continua è scorrevole. Le canzoni seguono il tipico schema dell'hardcore, pochi fronzoli e molta energia, nessuna canzone supera i 2 minuti e mezzo (eccezion fatta per l’elettrica "Cesspools In Eden", per "Chicken Conformist" e la potente "Lie Detector").

Biafra riesce ancora una volta ad unire magistralmente la denuncia politica e sociale contenuta nei suoi testi con l'esigenza musicale. I temi trattati dai Dead sono ormai i soliti, ma mai scontati o banali. Il disco dipinge con la solita vena satirica e accusatoria la società americana. In "The Great Wall" il gruppo si scaglia contro l'egemonia economica dei capitalisti, che con il loro potere isolano dal mondo le classi povere. "Macho Insecurity" è un’ironica parodia nei confronti dei bulli hardcore-metal. La satira di Biafra è pungente più che mai. Arriva a colpire la commercializzazione del movimento anarchico in "Anarchy For Sale"; "Chicken Conformist", con i suoi continui cambi di velocità, denuncia il bigotto conformismo della società a stelle e strisce.

C'è tempo anche per sognare: "One-Way Ticket To Pluto" è un viaggio immaginario verso Plutone organizzato per i politici americani, solo che per un errore di rotta, il razzo è diretto verso il Sole. Potete immaginare il finale...

A questo punto risulterebbe fin troppo noioso descrivere ogni canzone. Vi consiglio di ascoltare questo album attentamente, è l'eredità che lasciano i Dead Kennedys al mondo, l’ultima grande opera di una band mai banale, sempre pronta a cogliere (e a denunciare) i disagi sociali provocati dal "sistema".

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