Fantastico Ragazzi!!! "Trading Pieces" il titolo dell'album di questo trio Statunitense, Negoziando pezzi... pezzi di che? Di John Coltrane brutalmente smaciullato da questo cd all'avanguardia, che propone un death metal assolutamente innovativo, neanche i Pink Floyd avevano osato così tanto nella storia del brutal jazz.

Si parte con "Carnivorous Ways" e già si capisce che abbiamo a che fare con un cd che porta a delle "Vie Carnivore" trivella-timpani, cd sempre sottovalutato da David Gilmour, ma anche lui a distanza di tempo ammette di essere sempre stato innamorato di questo disco. Voci indiscrete narrano che un giorno, durante l'ascolto di questa prima traccia cominciò a cantare in growl e gli schizzò sangue a fiumi dagli occhi e dalle orecchie... 

Poi ecco che arriva "Born the torn apart" e capisci che davvero il Metal regna sovrano nella musica di tutti i tempi, si capisce, è evidente che il chitarrista era un appassionato di musica jazz (di John Coltrane), reisce a sfoderare riff spaccaOssa, rifletti, ti rendi conto che nella vita, il brutal, è tutto quello che hai sempre desiderato dall'inizio dei tempi, anche Gilmour non lo accettava... e invece...

Ed ecco che arriva la title track, successivamente "Cacciando esseri umani", una traccia che parla ai cuori rancorosi di questo mondo, a chi non è mai venuto il pensiero di uccidere esseri umani, dopo aver udito le strilla melodiche di Coltrein, tutti quanti sanno che l'odio ti sale e il desiderio di cacciare l'essere umano è li che ti parla... il cuore sa...  e vorrei ricordare la martellosità del batterista nelle tracce "Impous offering" e "Acid Troops" a parer mio le tracce più devastanti (a causa di strimpellamenti del basso con influenze jazz) ... alzi gli occhi al cielo ringraziando il creato per questa musica Potente all'udito e Soave per l'anima...

Nel frattempo sono già arrivate le tracce "Pezzi di carne" e "Eretto sui pali", per non parlare di "Pezzi sotto la doccia"... il cd si chiude con la traccia "Blasted".

POLVERIZZATO da questo cd, ripeto, sottovalutato per la produzione impeccabile (se non sbaglio, la stessa casa discografica dei Dream Theater) a volte fraintesa dai jazzisti, a causa di un suono estremamente marcio cercato e voluto da Erick Lindmark, ma efficace a tutti gli effetti, soprattutto per la profondità di testi brutali, la voce splendida d Jacoby, il growl di Erick, le due voci che si alternano in un ritmo incalzante che non lascia spazio ai pensieri, c'è solo la BRUTALITA' del suono... e capisci che ne è valsa la pena spendere 29:57 minuti con i tuoi nuovi amici... 

 Alla faccia degli anni '50.

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