Questo quintetto statunitense di Thrash Metal esordisce nel 1989 con codesto album, prodotto da Jeff Waters, chitarrista e mente degli Annihilator (proprio in quell'anno debuttavano con "Alice In Hell).

Il Thrash proposto dai nostri è tipico della Bay Area di San Francisco, influenzato quindi da Exodus e Testament. Il suono però è meno compresso delle band sopracitate: sempre chitarre grattugiate ma un pò più pulite. Il cantante Ken Elkington ha un timbro di voce tipicamente americano che a me non dispiace, non al livello di Baloff (R.i.p) o Sousa, ma sempre meglio di Sean Killian dei Vio-Lence; tuttavia verso la fine del disco la voce stanca un pò. Alle due asce troviamo Jim Adams e Doug Harrington, che sono bravi sia in ritmica che nei solos, mentre il bassista Mike Kaufmann è un pò dietro le quinte, contrariamente al batterista Matt Van Der Ende che è preciso, veloce (non certo come Hoglan su "Darkness Descends", ad esempio) e va di continuo con la doppia cassa.

Dieci brani, con due strumentali: "The Aftermath", caratterizzata da un arpeggio di chitarre dal sapore medievale, e "Tribulation", che riassume le sonorità Speed dell'album. Anzi, mai titolo fu più azzeccato dato che lo faccio ascoltare a mia moglie, lavoratrice precaria, e lei mi conferma che è la perfetta colonna sonora delle sue peripezie col precariato. Gli altri brani sono molto simili tra loro, con doppia cassa sempre in azione, assoli melodici e non esagitati come quelli di Hanneman-King e qualche intro un pò d'atmosfera tipo quello di "Forgotten" (che mi ricorda "Open The Grave" degli Heathen da "Breaking The Silence", credo) e "Insomnia". Preferisco i due pezzi iniziali: "The Fault" e "Death Machine", mi colpiscono più degli altri. Quello che però non porta il disco al livello di altre uscite della Bay Area è il songwriting. In questo album non troviamo una canzone killer come "Angel of Death" o "Master Of Puppets", ma una serie di canzoni molto simili e ben suonate, che quindi scorrono via bene, ma non fanno gridare al capolavoro.

A me 'sti Defiance stanno simpatici un casino ho visitato il loro sito e si possono scaricare gratuitamente i loro tre album ed anche le canzoni demo di altre band, formate dai membri del gruppo dopo lo split (avvenuto nel 1993, credo). Per finire una curiosità: nei due album successivi a questo canterà Steev Esquivel, futuro fondatore degli Skinlab, che però non mi dice granchè come vocalist. Questa è la mia prima recensione, spero che sia almeno decente.

Elenco e tracce

01   The Fault (03:11)

02   Death Machine (03:57)

03   Product of Society (03:27)

04   Forgotten (03:46)

05   Lock Jaw (03:44)

06   Insomnia (03:59)

07   Deadly Intentions (02:56)

08   Aftermath (01:29)

09   Tribulation (05:07)

10   Hypothermia (05:19)

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