URSS
Quella latrina che Putin vuol rimettere al mondo di più
Fred Uhlman -Niente resurrezioni, per favore
Terzo romanzo della trilogia dell'Amico Ritrovato, che è a tutti gli effetti una prosecuzione del primo racconto: Hans - che in questa versione si chiama Simon Elias -, ormai invecchiato e disilluso, ritorna nella città d'origine e s'incontra con i vecchi compagni di classe che recano ancora, sotto i modi e le formalità cortesi, i germi del nazismo. Per me vale un po' lo stesso discorso di 'Un'anima non vile' sinceramente: è un "sequel" di cui onestamente non si sentiva il bisogno considerato che già L'Amico ritrovato terminava con l'amara riflessione di Hans adulto che aveva come auto-rimosso gli anni trascorsi in Germania e i ricordi legati a questi; questo racconto non fa che espandere questa tematica ma il risultato secondo me è francamente retorico, a tratti ripetitivo. Lo ripeto, punto di forza dell'Amico ritrovato è proprio la sua sinteticità: in poche righe toccava adeguatamente tutte le tematiche presenti e l'essere un racconto così breve - quasi a simboleggiare la caducità del rapporto di amicizia distrutto dal Nazismo - garantisce un impatto emozionale non indifferente. "Less is more": i due racconti successivi probabilmente sono stati utili solo a Uhlman per esorcizzare i traumi del proprio passato. di più
Fred Uhlman -Un'anima non vile
Caruccia questa rilettura delle vicende de 'L'Amico ritrovato' dal punto di vista di Konradine, ma a mio parere rimane qualcosa di fondamentalmente inutile, niente più che una (prescindibile) appendice del commovente racconto originale. Il problema secondo me è che Hans e Konradine dal punto di vista caratteriale e intellettuale sono praticamente sulla stessa lunghezza d'onda, quindi anche le sensazioni ed emozioni rievocate da Konradine in merito all'amicizia con Hans e i felici mesi di scuola trascorsi con lui sono praticamente le stesse dell'amico, il che rende questa novella nient'altro che una pallida imitazione dell'originale. Persino la tematica del rimorso data dalla sua posizione scomoda - figlio di nazisti con un migliore amico ebreo - che sarebbe il "contenuto inedito" appare ridondante, essendo comunque percepibilissima già nell'Amico ritrovato. Non so, secondo me è uno scritto che non aggiunge nulla al materiale di partenza e, anzi, non fa che rimarcare la sua incisività e bellezza. di più
Between the Buried and Me
Non impazzisco per il metalcore, ma la loro variante progressiva del genere è a dir poco favolosa.
The Great Misdirect e Colors, due album stupendi: un pò come degli Opeth dediti al metalcore. di più
Bad Religion
Suffer, No Control e, in modo particolare, Against The Grain: tra i migliori, se non I migliori in assoluto, album di genere melodic hardcore.
Loro, poi, veri e autentici come pochi. di più
Toyah -Anthem
Ho visto Toyah a milano ..primi anni 80 ...era un portento saltava...ballava...era molto colorata ma il viso era bianco....ma con una mimica facciale impressionante
conoscevo l'album Anthem e mi piaceva moltissimo ....avevo visto il video di i want to be free e fu amore....
dal vivo come dal disco la musica è un alternarsi di momenti di apparente calma e di esplosioni...lei ha una voce fantastica
va dai bassi profondi ad alti altissimi grida ....
di toyah amo in prticolare questo disco Anthem....canzoni come ..It's a mistery... altro suo successo sono da godere e cantare con lei......o Marionette con il suo andamento altalenante a stacchi improvvisi la rendono un pezzo bellissimo
all'epoca trovavo che avava delle similitudini con Peter Hammill per la voce e anche per questi pezzi tenebrosi questi suoni un po dark...punk... new wave....
c'erano altre voci di cantanti donne in quel periodo tipo Lena LOvich o nina hagen....ma nessuna di loro ha fatto un disco come questo!!!
mi piacerebbe che qualcuno facesse una recensione....io non sono in grado!!
ps ultimamente è uscito un disco un pò commerciale con Bob Fripp che è suo marito le ha ancora una voce bella e particolare
ultimamente mi è capitato di vedere alcuni pezzi video postati dalla coppia registrati in casa.......
lei avrà più di 60 anni è fa ancora la sua bella figura ....
Fripp preferisco ricordarmelo come un icona della musica anni 70/80..... e non come un buffoncello di ""corte"!!!! di più
Michael Jackson
THE KING OF POP MY ICON di più
Guillermo del Toro
Mi fa simpatia e si vede che trasuda amore per il suo lavoro qualunque sia il genere in cui si cimenta, pur con risultati non sempre eccellenti. di più
Tom Waits
Tra le cose peggiori passate nelle mie orecchie, mi ha fatto rivalutare persino trout mask replica di più
Deep purple -In Rock
Monolito, in tema con la copertina. Il grande Capolavoro dei Purple per me resta questo senza alcun dubbio, l'esordio della "Mark II" con Gillan alla voce. Questo è un disco perfetto di quel Rock "espanso" e "dilatato" che ingloba elementi che spaziano dal rock'n roll al progressive, dal Blues all'Hard-Rock. Ovviamente il fatto di essere una delle band "tastieraie" tra quelle rock/hard anni '70 implica una ben più vasta gamma di soluzioni sonore e strumentali in più, senza contare che per me, quel "più" dei Deep Purple è proprio rappresentato dal Mastro Jon e il suo strepitoso organo Hammond, che adoro incondizionatamente. Quel suono... L'Hammond lordiano resta, per me, l'elemento più bello della loro musica anche in questa versione "II" della band, più muscolare e dura e con Blackmore che rispetto alla Mark I si prende di più la scena. Cazzo, il suono distortissimo, feroce, elettrizzante dell'Hammond su "Hard Lovin' Man" è da orgasmo multiplo. E niente, non tutto dei Viola mi fa strappare i capelli, questo è un capolavoro. di più
Run and Run
Marcorock

Marcorock: Run and Run Traccia 07 in Run and Run Album - 25 settembre 1982

Ne esiste anche una versione che si intitola Marry go Round di più
President Gas
Marcorock

Marcorock: President Gas Traccia 06 in President Gas Album - 25 settembre 1982

Il pezzo forte di più
Love My Way
Marcorock

Marcorock: Love My Way Traccia 02 in Love My Way Album - 25 settembre 1982

Capolavoro di più
Tim Hardin -Tim Hardin 1
Gran bel disco. Non il mio preferito, quello rimane il sottovalutato (a mio avviso) "Suite For Susan Moore..." , delizioso come sonata pre-cappio al collo. di più
Nazareth -Razamanaz
Bel disco, dove sicuramente gli scozzesi nazareni qui trovano una maggior "quadra" nella loro proposta musicale, più incentrata su un agile rock'n roll/rock con punte hard e qualche diramazione nel Blues/Country. Meno acerbo quindi dei due precedenti, però a mio gusto non è che mi piaccia tanto di più rispetto ai primi due, un po' più bello si, ma non così nettamente, un bel disco ma nulla per cui possa strapparmi i capelli. Anche qui ci sono due o tre canzoni molto belle che spiccano sul resto, soprattutto la buona cover di Leon Russell (non sto nemmeno a dire "preferisco l'originale", graziealcazzo, poi a me Leone Russello piace un botto) "Alcatraz", gran pezzo davvero e la loro "Sold My Soul", col suo riff ad andamento "minaccioso" e rallentato. Non mi fa impazzire troppo la cover di Guthrie, bellina ma forse penalizzata anche dal mio poco gradimento per la voce di McCafferty, soprattutto quando va in modalità "gallinaccio strozzato". Anche Il rock-blues al forte sapore di slide-guitar (come parecchie canzoni del disco d'altronde) di "Woke Up This Morning" nella sua nuova veste rispetto all'arrangiamento con i sintetizzatori di Hentschel su "Exercises" è uno dei pezzi migliori (era molto carina anche la versione 1.0 in realtà). Il resto si attesta su livelli di divertente e piacevolissimo rock'n roll (la title-track e altre) o pop-rock ("Broken Down Angel"). L'unica che non mi piace affatto è "Too Bad, Too Sad" che trovo sciapissima. di più
The Fatal Impact
Con questa si innamorano di più
Mclusky -Mclusky Do Dallas
14 scariche di AK-47 dritte dritte su per il buco del culo. di più
Bob Dylan
Il più grande songwriter di tutti i tempi. Definizione banale, ma lui se la merita in pieno. di più
Nirvana
sono un amante della prima ora della band di cobain. persi al bloom (ma trovai un cd bootleg del live show), visti il 24.02.94 a milano. mesi, pochi prima della fine di tutto. bleach; oscuro e seminale; nevermind; capolavoro, manifesto della generazione disastrata cui appartengo, la x.....; in utero; integra fine dell'intensa esperienza nirvana. incesticide; l'unplugged ny, il first demo, you know you're right stupenda e postuma (ero felice, come fosse un nuovo singolo), capitoli significativi, d'inizio e fine della bomba (x i ventenni dell'epoca come me) e del genio di kurt cobain e i suoi nirvana. provo ancora lo stesso amore x la loro musica attualissima x il cupo indirizzo preso dal pianeta, ed i miei ascolti son certo evoluti, cambiati. ma adesso che finiscono i pavement, dopo i sunny day real estate, ci metto su in utero. non l'ascolto da un po' e alzo il volume, riaccendo il joint, serve the servant è partita, son le 23.20 del 21.02.22.... ma. una melanconica nostalgia (50 anni ..... mid-life crisis, citando i faith no more....), mi riporta alla prima parte di '90ages..... buona notte. di più