The Fugs
Zappa prima di Zappa, ma più incazzati e folli. Diocristo gente, sono i Fugs! di più
The Godz
La band più idiota e allo stesso tempo difficile di tutti i tempi. Si possono soltanto amare. di più
The Sonics
Dopo un album come "Here Are The Sonics!!!" tutte le altre band di garage suonavano all'orecchio più o meno come i Santo California, o al limite come i Cugini Di Campagna. di più
Donovan
Un fricchettone scozzese che vagava tra pop e rock, indiscutibilmente geniale, estroverso, dolce, sensibile, non è Dylan, al massimo è Dylan sotto allucinazioni da destrometorfano. Scusate se è poco. di più
Arthur Brown
Fuoco nel palco, nella musica, nei testi, ma sopratutto nelle palle. Se esiste un Dio a cui prostrarsi solo da ubriachi quello è Arthur Brown. di più
The Move
Per Roy Wood furono l'ultimo passo verso gli ELO, per la musica inglese una delle band più eclettiche e polimorfe della fine dei '60. di più
Rare Bird
Uno degli ensemble più dimenticati e più interessanti del primo prog inglese. Geniali, unici, rari. di più
Ty Segall
Un cazzone, un implume ragazzino californiano che non sa suonare decentemente una fottuta chitarra. In due parole: l'Ultimo Rocker. di più
Sidney Lumet -La Parola Ai Giurati
Intendo: Twelve Angry Men (1957) (La parola ai giurati) di più
Kansas -Leftoverture
Il primo album di Prog americano a visitare la Top Ten di Billboard, e con pieno merito: non c'e' un pezzo fuori posto, tecnica, inventiva e passione a illuminare le singole individualita', il registro vocale di Steve Walsh, esempio per una miriade di colleghi, e il tocco magico del violino di Robbie Steinhardt a conferire il Trademark. Quando penso a The Wall, mi viene in mente solo questo disco. di più
The Dream Syndicate -Medicine Show
Boh, qua addirittura mi compare la copertina di "Wine & Roses", e vabbè... comunque: se non è da 5 PIENO questo, non so cosa. "John Coltrane SB" nella leggenda del rock americano tutto, il resto dell'album lo segue a ruota - a partire dallo shuffle acidissimo (e roccioso) della title track. Steve Wynn ai vertici di scrittura, già a preannunciare la sua stoffa di songwriter. Se ne può prescindere? Mai. di più
Bill Hicks
L'ultimo profeta di più
Kip Hanrahan -Vertical's Currency
Diverso dall'esordio ma altrettanto perfetto. Pop jazzato di classe a metà fra salsa, samba e afro-cubana, ispiratissimo crossover più impostato sul modello-canzone e meno sulla jam. Nemmeno una sbavatura, pelle d'oca a volontà. 10 & lode. di più
Culture Club
"La più onesta forma di plagio della musica leggera, senza pretesa alcuna di originalità " (B.G.). Ma a parte tutto, mi sono sempre chiesto come un personaggio musicale assolutamente mediocre per sua stessa ammissione abbia potuto concepire un pezzo come "Victims", di per sé degno dei migliori Style Council. di più
Carlo Verdone -Bianco, Rosso e Verdone
Preferisco Maledetto il giorno che t'ho incontrato di più
Luis Bunuel -Il Fascino Discreto Della Borghesia
Preferisco: Quell'oscuro oggetto del desiderio di più
John Lennon
Altro che Dio; Lennon faceva i miracoli ed è pure esistito veramente. di più
The Beatles
Il miglior gruppo di sempre, a parer mio. Le emozioni che rivelano, la storia che hanno scritto, le melodie che continuo ad ascoltare e che mai mi stancheranno, resteranno per sempre. di più