Il disco delle canzonette belle di Campovecchio (lo so che "Le canzonette belle di Campovecchio" sembra una compilation di brani popolari da sagra di paese italiana), quello in cui dimostra di aver trovato la definitiva quadratura del cerchio riguardo allo scrivere pop-songs che vadino bene in classifica senza sminchiare la sua dignità artistica, come facevano altri
#illegalsongs quello stesso anno, per dire... Esempio principale è "Moonlight Shadows", canzonetta praticamente perfetta; gradevole, bella melodia, andamento "elegante", la marca Oldfield si sente anche qui, a me è sempre piaciuta e la voce della Reilly (ormai una fedelissima di Michele già dal '79-'80 più o meno), bella assai, è il tocco in più, come su "Foreign Affair". Mi piace anche la partecipazione di Anderson che da buoni frutti mentre il ripescaggio (che faceva Chappo nel 1983 ? Qualcuno lo sa ?) di Chapman su "Shadow of the Wall" non mi ha mai convinto, il pezzo è un po' una tamarrata. Ovviamente il disco ha la stessa struttura del precedente, quindi si apre con i 20 minuti della taitol-track, gradevolissimi, come sempre, ma decisamente meno incisivi di "Taurus II" sul disco prima. Su "Crises" sono le canzonette quelle che funzionano meglio a mio gusto.
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- Bèl (01)
- Brü (00)
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