R. Silverberg -La città labirinto
Appassionati di labirinti? Nessun problema! Sul pianeta Lemnos c'è il Labirinto. Non lamentatevi però, se non ne uscirete mai più...vivi! di più
Ivano Fossati -La Disciplina Della Terra
Cos'ho appena sentito. Una summa di tutto ciò che Fossati ha fatto da Ventilazione in poi. Brani incalzanti, riflessivi, strumentali, veramente c'è l'imbarazzo della scelta. E poi il trittico Treno di ferro, Disciplina della terra, Invisibile....roba che sei soddisfatto a vita! Fino ad ascolti successivi di Lindbergh, Macramè e La disciplina la classifica mia è:
1/2:La pianta del tè
2/1:Discanto
3/4:La disciplina della terra
4/3:Macramè
5: Lindbergh di più
Caroline Polachek
Talentuosa e futuristica. Tra le cose migliori degli ultimi 10 anni. di più
A. Budrys -Pianeta difficile
Vita estenuante? Nessun problema! La ditta Doncaster è la soluzione. Rapida ed efficace. In nessun caso qualcuno si è lamentato. di più
Ivano Fossati -Macramè
E un altro capolavoro. La prima parte (da La vita segreta a L'angelo e la pazienza incluso) veramente uno dei punti massimi dell'autore, al top, andando a piazzare cinque capolavori meravigliosi come La vita segreta o la stupenda L'amante, ma anche le altre tre (soprattutto Il canto dei mestieri) sono delle meraviglie di canzoni. La seconda parte perde leggermente di ispirazione ma comunque rimane su livelli eccelsi, piazzando perle come Labile, Bella speranza e L'orologio americano. Il tutto si chiude con la strumentale Speakering, chiusura spettacolare e azzeccata. In conclusione, questo Macramè m'ha convinto più di Lindbergh ma non quanto Discanto e La pianta del tè. Ugualmente capolavoro di più
Vinicio Capossela -Ovunque Proteggi
Che discone! La prima parte coniuga carichi da 90 movimentati, come l'iniziale Non trattare o la spettacolare Brucia troia, andando a parare poi sull'infantile e bambinesca Dalla parte di Spessotto e la folle Moska valza. Anche Al Colosseo, L'uomo vivo e Medusa cha cha cha sono molto piacevoli comunque. La seconda parte forse perde di immediatezza coniugando sei ballate, però i bei pezzi non mancano, a partire dalla sensazionale Nutless per poi toccare il dittico fondamentale del disco, ovvero S.S dei naufragati e Ovunque proteggi. Una delle opere più importanti del ventennio e uno dei migliori di Vinicio. Insieme a Canzoni a manovella di più
Ivano Fossati -Lindbergh (Lettere da sopra la pioggia)
M'ha detto meno di Discanto. Livello sempre eccelso, capolavori come Sigonella, La Madonna Nera, Mio fratello che guardi il mondo, Notturno delle tre, Poca voglia di fare il soldato e Lindbergh non si scordano facilmente. Però rispetto ai due precedenti non mi ha preso del tutto. Non meno bello, semplicemente meno sentito. So gusti, c'è a chi piace di più il pandoro del panettone ma li mangia volentieri entrambi di più
Killing Floor
Blues Rock esplosivo...💣. di più
Ivano Fossati -Discanto
Altro capolavoro. Ti prende al ventre in maniera assurda, piazzando delle canzoni meravigliose come Lusitania, Discanto, Lunario di settembre, Italiani d'Argentina, Passalento e Confessione di Alonso Chisciano. Ispirato, arrangiato magnificamente e mai sottotono. E Albertina mi rappresenta troppo di più
Shane Johnson
Volete svelare tutti i segreti dell'Enterprise...Nessun problema, questa è la guida giusta...Alla via così. di più
D. Knight -È proprio la fine del mondo
L'umanità finirà...Nessun problema, si mette tutto in un cubo, e si porta via. Fine della storia. di più
Alastair Reynolds
Eccellente scrittore, è anche un astrofisico. Ottimi, Rivelazione 1&2 e Redemption Ark. 📚x4.5. di più
Blue Öyster Cult -The Symbol Remains
altro che tre pallini questi signori dimostrano di saper spaccare il posteriore a tutte le nuove uscite attualmente pubblicizzate su questo mediocre sito di più
Antonello Venditti -Antonello nel paese delle meraviglie
Nessuno si inchiappetta questo disco. E chi non lo fa ha i suoi buoni motivi di più
Ivano Fossati -La pianta del tè
Ogni parola sarebbe superflua. Dico solo che l'intro di Caffè lontano è una delle cose più belle partorite da mente umana di più
Lusitania
La scintilla è scoccata. Aspetto che diventi un incendio di più
Magic Dick
Con un nome e dei capelli così, non può che essere un magico armonicista. di più
Queen
Ok, una gran voce e una manciata di ottime canzoni; io però li ho sempre trovati sopravvalutati a dismisura. Negli anni '80 hanno sfornato dischi orrendi. di più
Steve Hackett -Blues With A Feeling
Prima di venir fulminato da una delle mitiche esibizioni dal vivo dei King Crimson (da Bobbo Frippo in particolare), nei mesi estivi del 1969 (Hyde Park), una delle passioni musicali del giovane Hackett, passione mai sopita, era quella per il Blues e il R&B, quello delle radici e di Chicago anche, ma con particolare dedizione per il Blues bianco British, fucina di straordinari chitarristi. E allora in un decennio in cui ha fatto un po' di tutto, perché non realizzare un disco in cui dilettarsi a suonare e comporre un po' di Blues ? E il risultato è assai piacevole secondo me. Ci sono alcune cover, i pezzi più radicalmente Blues (e che dire dell'energico uno-due iniziale "Born in Chicago"-"The Stumble", un inizio perfetto) come anche la title-track ad esempio, ma la maggior parte sono scritti da Hackett che nei brani più riusciti si concentra su una lettura più moderna del Blues e ci infonde anche tocchi di "hackettismo" qua e là rendendo il tutto molto personale (e che bei pezzi sono "Tombstone Roller" e "Big Dallas Sky", ed anche un pezzo più standard e divertente come "Footloose", gran tiro). Hackett si diletta personalmente anche all'armonica, e la suona piuttosto bene, mi pare. Certo non è un capolavoro del genere, alcuni brani pur gradevoli lasciano poco, non è uno dei più viscerali esempi di Blues bianco, ma la passione (e con lui non c'era da dubitarne) Hackett ce la mette eccome, e il disco risulta bello, vivo, convinto, non un annoiato esercizio di stile. di più