Robert Wyatt -Cuckooland
Il cast di musicisti di Cuckooland comprende gli ex Roxy Music Brian Eno e Phil Manzanera, Paul Weller, Annie Whitehead (già presenti in Shleep) e David Gilmour dei Pink Floyd (ed altri 9 di tutto rispetto).

Sulla guerra d'Iraq, mette in risalto le paure dei bimbi durante i bombardamenti nel brano "Lullaby for Hamza", al quale segue mezzo minuto di silenzio per offrire una pausa di riflessione all'ascoltatore. (cit. wiki) di più
Robert Wyatt -Shleep
Il titolo dell'album è la distorsione della parola inglese sleep, dormire, ed è stato scelto dall'artista pensando ai propri sonni disturbati di quel periodo.

Shleep è un album di rock progressivo, pubblicato nel 1997.

Pone fine a un silenzio artistico che durava da alcuni anni, interrotto da sporadiche apparizioni in album di altri musicisti e segna l'uscita dall'isolamento in cui Wyatt si era chiuso dopo le incisioni degli anni settanta, che lo aveva portato a realizzare buona parte dei suoi lavori suonando da solo.

Il musicista e polistrumentista viene accompagnato nel suo sforzo da un cast d'eccezione, 12 musicisti che collaborano e si alternano nei brani dell'album, sono stati scelti con cura da Wyatt in base a determinati criteri caratteriali e di rigore intellettuale. (cit. wiki) di più
Oneida -Absolute II
L'abbandono definitivo della forma canzone da parte della band di Brooklyn di più
Robert Wyatt -Dondestan
Dondestan è un album dai toni soffusi, malinconici, a tratti oscuri.
Gli arrangiamenti sono minimalisti, con pochi strumenti, tutti suonati da Wyatt (organo, sintetizzatore, percussioni, batteria) e melodie costruite principalmente su scale esatonali.

La scala esatonale è anche detta scala di Debussy per il fatto che Claude Debussy ne fece un largo utilizzo nelle sue composizioni, creando così il suo carattere impressionista, come ad esempio in "Prélude à l'après-midi d'un faune", "L'isle joyeuse" oppure in "Voiles, Preludio, libro I, no. 2."

L'armonia esatonale si trova anche nelle prime composizioni di Stravinskij e Bartók, più raramente in Ravel.
È presente anche nei primi lavori di Schoenberg e Berg in contesti quasi atonali. (cit. wiki) di più
Robert Wyatt -Old Rottenhat
Nel 1979 Wyatt era entrato nel Partito Comunista di Gran Bretagna, spinto dalla rabbia provocatagli dall'attività colonialista della NATO e dal protrarsi dell'apartheid in Sudafrica, e quando aveva ripreso a pubblicare dopo alcuni anni di semi-inattività, aveva messo la sua arte al servizio dell'ideologia politica, convinto che la carica rivoluzionaria del rock stesse perdendo credibilità.

Tutti i brani di Old Rottenhat sono coerenti con queste scelte ed hanno riferimenti politici relativi a scottanti realtà, come ad esempio "East Timor", che si occupa dei massacri che stavano avvenendo in quel paese con la copertura americana...

Con quest'opera è ritornato a comporre dopo che nei primi anni ottanta si era fatto apprezzare con dei singoli che erano cover di canzoni di protesta di altri artisti. (cit. wiki) di più
Robert Wyatt -Rock Bottom
Nell'autunno del 1972, Wyatt sciolse i Matching Mole, il gruppo di cui era leader, e seguì a Venezia la compagna Alfreda Benge, impegnata nelle riprese di un film.

Nel capoluogo veneto, Alfreda lo convinse a comporre un nuovo disco e gli regalò un piccolo organo ed un magnetofono, con i quali Wyatt incise la prima parte delle musiche di Rock Bottom.

Avrebbe in seguito dichiarato che la particolare atmosfera della Giudecca gli fu d'aiuto per trarre ispirazione in un momento in cui non aveva idee compositive.

(cazzo poi c'è chi mi critica la mitica wikipedia, io ste cose mica le sapevo fino a oggi 07 settembre 2017 h. 21:20) di più
Tears for Fears -Songs from the Big Chair
23/02/2017 - Grazie alla mia Rosaspina :) di più
Peter Green -The End Of The Game
beh qui sul debasio ci sono due recensioni, l'ottima di "charley" scritta il 30 agosto 2006 in seconda serata (che ho letto e commentato a suo tempo) & quella più recente e poco interessante di "Allegretti" del 20 maggio 2011 di più
Katmandu -A Case for the Blues
Band messa in piedi da Peter Green, con lui stesso – vocals, guitar, harmonica, drums
Ray Dorset dei "Mungo Jerry" – vocals, guitar, bass guitar, harmonica
Vincent Crane dei "Dexys Midnight Runners" – keyboards
Len Surtees – bass guitar
Greg Terry-Short – drums
Jeff Whittaker – vocals, percussion, drums di più
red hot chili peppers -Stadium Arcadium
Flea: « Se non ti piace questo disco, non ti piacciono i Red Hot Chili Peppers. Punto. »

Boh, l'ho ascoltato poco, forse 7/8 volte e sempre in auto tra un tragitto e l'altro o aspettando fuori dai centri commerciali mentre la mia bella faceva shopping con la mia credit card e giuro su dio che non so dove diavolo sia andato a finire, tanto che ho come il vago sospetto che Lei l'abbia lanciato fuori dal finestrino una volta che era sceso a pisciare... di più
Red Hot Chili Peppers -Californication
Fra i temi dell'album, oltre all'erotismo tipico della band, sono presenti anche l'avidità, la morte, il suicidio, la California (ma và, chi l'avrebbe mai detto...) e il viaggio. di più
Zayn
2 milioni di visualizzazioni in 5 ore.
Sto elaborando questo fatto. di più
LUNA SEA -EDEN
disco incredibile. non so come spiegarlo, è un intreccio di generi, si trova di tutto, dalla new wave all'hard rock. la produzione è perfetta le chitarre gemelle sono sviluppate maniacalmente. le migliori traccie a parer mio sono Jesus, In My Dream che sembra un pezzo shoegaze e Providence capolavoro chamber pop con il violino in primo piano. di più
Red Hot Chili Peppers -Blood Sugar Sex Magik
Gli stili musicali di BSSM differiscono notevolmente dalle tecniche usate nel disco precedente dei RHCP "Mother's Milk" che include un uso ridotto dei riff heavy metal con la chitarra.

L'album contiene insinuazioni sessuali, riferimenti alla droga e alla morte e temi come la lussuria e l'esuberanza. (ehm, pensa te...)

Steve Huey di AllMusic ha osservato che BSSM è «... probabilmente il miglior album che i RHCP abbiano mai fatto.» (cit. tratte da wiki & parentesi mie...) di più
Fabrizio De André -In concerto con PFM vol. 2
Per correttezza il titolo vero e proprio sarebbe:
Fabrizio De André in concerto - Arrangiamenti PFM Vol. 2º

Si tratta del secondo disco registrato durante alcuni concerti del gennaio del 1979 tenuti insieme alla Premiata Forneria Marconi, che riarrangiò le canzoni dal cantautore genovese. di più
Fabrizio De André -In concerto con PFM vol. 1
il titolo completo era "Fabrizio De André in concerto - Arrangiamenti PFM" di più
Viola Di Grado -Settanta acrilico trenta lana
Questo sì che è un libro che mi sta eccitando un casino. Soprattutto mi ha fatto ritornare la voglia di leggere e di appassionarmi a una storia. Una storia deviata, anche marcia e oscura. Una storia che sembra scritta dalla nipote di Tim Burton e che è a tratti spietata e comica, al tempo stesso.
Un libro CRUDO e visionario, scritto da un vero talento di ragazza (22enne al momento della scrittura) che oscilla tra citazioni colte a costruzioni di aforismi potenti come allucinogeni.
Se lo trovate prendetelo al volo.... ;) <3
Poi dite che non ve l'avevo detto, eh? di più
Fabrizio De André -Fabrizio De André
Il tema dell'album è il confronto tra due popoli, il popolo dei sardi e quello dei pellerossa, per certi versi affini e per certi altri molto diversi, entrambi minacciati dagli invasori esterni. (cit. wiki) di più
Fabrizio De André -Rimini
Scritto con Massimo Bubola, coautore di tutti i brani. di più
Fabrizio De André -Volume 8
Scritto in collaborazione dell'amico Francesco De Gregori. di più