Che potrei recensire? Mah....
Ecco, vi recensisco un singolo indovinate di chi? Indovinatelo?
Su.....my little readers.....
Vi arrendete?
Ebbene, recensisco un gruppo oggi che non ho mai recensito in vita mia!
Oggi volevo parlare dei mitici, grandiosi, immensi Depeche Mode, sapete quelli che negli anni '80 passavano per darkettoni sporchi e cattivi, e oggi riempiono gli stadi dell'orbe terracqueo, regalando al pianeta Terra una loro immagine che appare sempre più inflazionata.... Sono stati al Rock am Ring, all’Heineken Jammin Festival….
Il singolo che voglio recensire è "Personal Jesus". Ora qui si alzeranno le voci dei non credenti, dei miscredenti vari, ma vi assicuro che sarò totalmente imparziale. Questo è un disco che offre una miriade di spunti che esulano dal tema religioso, e il singolo che fece gran clamore nell'agosto '89 lo si può davvero guardare sotto più punti di vista.
Parte della critica dice addirittura che i Depeche Mode non credono; io questa non la condivido perché i dM hanno precedenti come "Sacred", inno alla Fede, hanno pubblicato un album, uscito nel '93 che è tutto incentrato sulla Fede, sulla redenzione, sulla devozione, sul peccato (Avete peccato!). E in effetti sembrerebbe questo pezzo giungere a punte mistiche mai eguagliate da un gruppo rock. Poi non so come interpretare la cover di Marylin Manson del 2004, orrida e casinista, senza tra l'altro alcuna innovazione. Il bluesman Johnny Cash al contrario la fa molto sua e la fa "rivivere" sulle sue corde.
Altro punto all'indice dell'interpretazione: potrebbe essere un testo ironico, e qui ancora domina l'ambiguità che ha pervaso da sempre i "mafiosi" di Basildon. Una canzone correlata da un video ancora più ambiguo, girato dal Corbijn che offre alla visione dello spettatore scene di eccitazione e sesso in un ranch dove protagonisti sono i cow-boys, le loro donne, i cavalli......ma che vede una croce a un certo punto, e una cornetta del telefono, quel "receiver" di cui si parla nel testo dell'accorto Martin Gore.
Sembrerebbe che ci sia un Gesù personale che risponda su un numero privato e che sia in grado di risolvere ogni tuo problema.
E sì che Martin Gore non ci stava con la testa....e non è che oggi sia molto cambiato.
Comunque si perviene a un punto: la visione intimistica e personalistica della Fede da parte di Gore, tematica condivisa anche da Dave Gahan, che si è confessato a tal proposito in numerose interviste, soprattutto da quando è stato "miracolato" nel '96.
Un'altra esegesi richiama a dichiarazioni dello stesso Gore che ha affermato che la song è dedicata a Elvis Presley e a sua figlia. Elvis fu simile a un "Gesù" per lei che attraversava un momento difficile....comunque questa ipotesi non l'ho tanto capita.
Fatto sta che "Your own personal Jesus" si potrebbe riferire a qualcuno, che non è Gesù, ma un uomo in carne ed ossa, che vive per proteggerti ed ascoltare le tue preghiere personali, le tue richieste più intime. Straordinaria questa interpretazione che riprende il tema di "Somebody", canzone dei Depeche Mode dell'84 ("I want somebody", qui ripreso con "someone to hear your prayers, someone who cares"). Il tema della confessione è anch'esso centrale, perchè questo Gesù personale è un salvatore e perdona ("You know I'm a forgiver", splendida e alterata la voce di Gahan, quando sussurra questi versi).
Ecco perché è diventata presto una hit. E' una canzone dal tema affascinante, miscela sapientemente elettronica, rock e blues e i grandi patiti di musica alternativa l'hanno amata a suo tempo (nell'89 non c'era altro gruppo che componesse pezzi di tal sorta - merito anche il contributo del produttore di "Violator", Flood) e la amano ancora.
Affascinante e misteriosa, si dipana scandita dal motto "Reach out and touch Faith" anch'esso un tormentone per chi segue i Depeche Mode.
“Reach out and touch Faith” che potrebbe essere un’esortazione ad allungare la mano e a pregare, oppure a mirare alla trascendenza, o alla cornetta di cui detto per parlare con il Gesù personale, o ancora potrebbe significare “fai sesso con la Fede”… ma l’interpretazione varia da testa a testa. Non c’è mai un significato assoluto nei testi di Gore.
Nei live è stata vestita ancor più di rock e di casino ad opera del frontman, che ha il dono del carisma e del coinvolgimento emotivo. Martin Gore alla sua chitarra si sbizzarisce nell'arrangiamento, ma il tema-guida in realtà è da 17 anni sempre lo stesso.
Molti dicono che questo sia il singolo più bello e rappresentativo della band. Io non mi pronuncio....per una volta vorrei fare l'imparziale, del resto parla anche la classifica di Rolling Stone, che la pone nell'Olimpo delle songs più belle di sempre.
Passiamo ad analizzare il singolo. Esso consta di:
"Personal Jesus", versione pari pari a quella di "Violator", ma con una variazione finale, che colloca il motto "Reach out and touch Faith" a conclusione, mentre nella versione dell'album la drum elettronica va sfumando.
Poi c'è "Dangerous", canzone che non mi ha ancora fatto impazzire, ma che considero molto valida come B-side, un po' la stessa sorte che è toccata a una delle altre B-sides di "Violator", "Sea of Sin", che poteva benissimo far parte della tracklist.
Nella versione Cd (Europe release) all'attenzione ci sono i vari remix, quelli di "Dangerous", un po' ripetitivi e per niente paricolari (Sensual, Hazchemix, cosa che invece non accade all'A-side "Personal Jesus" che viene proposta:
a) in versione del tutto acustica, in cui è messa a nudo anche la voce di Gahan
b) nel remix "Holier than thou approach", più ritmato rispetto all'originale, che ha tutta la parvenza di un'extended version.
c) il superlativo remix di François Kevorkian ("Pump Mix"), una goduria che sicuramente i dj di tutto il pianeta conoscono. L'orecchio diviene mezzo di eccitazione. Curatissimo è il lavoro della drum-machine, si inseriscono la bass-line, reminiscenze musicali che ricordano il far west, con una voce alterata e distorta che ripete "Jesus crossed himself" o cose del genere. Comunque un vero capolavoro, di cui l'ascoltatore ne è più che pago. Kevorkian è il dj che ha remixato "Violator".....si ricordi lo splendido "Hands and feet mix" di "Enjoy the silence", altro capolavoro del missaggio, incluso però solo nel singolo di Enjoy the silence.
d) un'ultima versione, la "Telephone stomp mix", carina, ma che in realtà serve giusto a far numero, dacché il Pump Mix già sazia sufficientemente orecchie bramose di elettronica pura.
Che dire, allora, un singolo da possedere, che ha fatto storia, che ha preludiato al successo di "Violator", e che nell'agosto dell'89 ha lasciato molti a bocca aperta.
Ricordate che i Depeche Mode avevano sino ad allora propinato alle masse pezzi come "Never Let Me Down Again" (tutta un'altra cosa sotto il profilo musicale, forse l'unico filo conduttore è il velo epico che riveste le due canzoni), per non parlare dell'Elettro-Pop degli '80.
"Personal Jesus" è quindi una prima svolta, canzone animata dal genio di Martin Gore, che ha involontariamente composto un inno del gruppo (capolavoro ssecondo me superiore anche alla hit "Enjoy The Silence").
Salut a tutt.
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