La scorsa settimana ho mangiato probabilmente la peggior pizza della mia vita. Anche se ingenuamente, mi ero fatto convincere dalla scritta all'esterno "DA VENTI ANNI SEMPRE UGUALI, MA IL GUSTO RIMANE SUPER." Tre bocconi, una birra, pago i 13,00 € peggior spesi finora, e me ne vado a casa con quell'impasto e quei funghi nello stomaco che sembravano pongo per bambini. Nel mentre però pensavo, c'è stato un disco che ho ascoltato tempo fa che ha rispecchiato in pieno questa (tremenda) esperienza, o meglio quella scritta ingannevole?
E la risposta è arrivata qusi subito. "Undert Attack" dei Destruction. Se c'è un gruppo che negli anni non ha mai cambiato di una virgola il suo sound, quelli sono i Destruction. Ma la qualità dei dischi era inversamente proporzionale alla quantità. All'attivo da quasi 30 anni (eviterò di parlare del periodo anni 90'), e fondata da Marcel Schmier e Mike Sifringer, i Destruction rappresentano l'emblema del ristagno musicale in campo Thrash. E giustamente voi direte, suonano Thrash, che dovrebbero suonare, Progressive? Per niente. Ma personalmente quando ascolto un gruppo, di qualsiasi genere, quasi sempre approvo il coraggio di cambiare qualcosa nel loro sound. Qualche arrangiamento diverso, delle canzoni strutturate diversamente dalle altre, linee vocali differenti, insomma qualcosa. Basta pensare ai Sodom di inizio anni 90' ("Agent Orange", il più melodico "Better Off Dead", o "Tapping The Vein" che si avvicinava a influenze Death), o ai Kreator dello stesso periodo. Schmier invece ha sempre risposto con un categorico "NO", per non dire altro, a qualsiasi tipo di novità che potesse intaccare il marchio di fabbrica dei Destruction.
Dopo un periodo negli anni 90' più che dimenticabile, dal 2001 fino ad oggi, Schmier e soci hanno pubblicato 8 dischi, che mi duole dirlo, tutti tremendamente uguali. Non dico ciò per schernire giusto per il gusto di farlo una band che ho tentato per anni di farmi piacere, di cui apprezzo l'instacabile coerenza, ma che a lungo andare per me risulta una mossa alquanto stupida e deficitaria, buona per chi si accontenta della solita minestra riscaldata, più e più volte. Senza sale. Sono il primo a giudicare i primi tre lavori dei Destruction pilastri del Thrash tedesco, ma con l'andare avanti dei tempi, suonare sempre i soliti quattro riff non mi sembra una manovra vincente.
Se infatti almeno fino a "Metal Discharge" del 2003, i Destruction hanno tirato fuori dischi più che apprezzabili, da "Inventor Of Evil" in poi, il nulla. Potrei pescare una canzone qualsiadi da un album a caso dal 2005 ad oggi, e non riconoscere il disco nel quale è contenuta. E purtroppo il discorso con "Under Attack" del 2016 non cambia.
Uscito dopo ben quattro anni dal precedente "Spiritual Genocide", "Under Attack" prosegue imperterrito nel riempire i più di 50 minuti di musica di riff monocorde, performance vocali di Schmier totalmente piatte e dei testi che più riciclati non si può. Niente è però tutto da buttare, perchè la Titletrack nei suoi limiti riesce a non annoiare, stesso discorso per "Getting Used To The Evil", più cadenzata nel ritmo, e con una prova alla batteria da parte di Vaaver da sottolineare, e neanche il groove di "Generation Nevermore" è da buttare.. Tutto corredato da un ottima produzione che mette in risalto tutti i componenti, anche se leggermente plasticosa, ma questa sembra essere diventata una prerogativa di chiunque firmi sotto Nuclear Blast. Tutto ciò descritto prima crolla sotto la banalità di pezzi come "Pathogenic", la bruttissima e sconclusionata "Elegant Pigs", "Stand Up For What You Deliver", o la diretta "Stigmatized", buon pezzo ma che si perde nell'accozaglia di riff sentiti e risentiti. Da stendere invece un velo pietoso a parte per le due bonus track, rispettivamente una cover dei Venom (Black Metal) e una versione ri-arrangiata di "Thrash Attack", canzone che perde molto impatto con dei suoni moderni.
Un disco che attendevo nel 2016? Sì e no, sapevo cosa aspettarmi, ma era proprio quello che mi spaventava. La testardaggine di Schmier nel continuare a proporre la sua idea di Thrash Metal senza compromessi sembra non avere fine, e forse non si accorgerà mai della spirale di banalità nella quale è entrato da quindici anni a questa parte. Ad Agosto uscirà il nuovo, si fa per dire, "Born To Perish". Vorrei dire di avere aspettative, ma quando si ha di fronte una band così ostinata nel proporre la sua musica, è difficile averne. Non vorrei avere un altra pessima pizza ai funghi..
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Falloppio
23 giu 19Quindi basta ascoltare un disco a caso, e sei appagato? Capisco bene?
Harlan
23 giu 19Falloppio
23 giu 19Anche se il pezzo nel link non è male...
sfascia carrozze
24 giu 19UH!
Almotasim
23 giu 19Harlan
25 giu 19Almotasim
25 giu 19lector
23 giu 19sfascia carrozze
24 giu 19De...Marga...
24 giu 19Harlan
25 giu 19Marco Orsi
24 giu 19sfascia carrozze
24 giu 19Marco Orsi
25 giu 19Harlan
25 giu 19aleradio
24 giu 19proggen_ait94
24 giu 19R13574578
24 giu 19Harlan
25 giu 19sfascia carrozze
24 giu 19UH!
Harlan
25 giu 19sfascia carrozze
26 giu 19Ma Devastazione Eterna è decisamente 10 spanne oltre.
Herviet
24 giu 19Ottima rece.
Harlan
25 giu 19IlConte
24 giu 19Harlan
25 giu 19