Nel mio viaggio personale intitolato "Alla scoperta dell'Ultra Brutal" non possono di certo mancare i Disgorge americani, da non confondere assolutamente coi messicani o quant'altro. La band, diventata ormai famosa nell'underground, è dedita a un Brutal Death influenzato da band come Dying Fetus e Suffocation, ma ulteriormente estremizzato, creando appunto l'Ultra Brutal Death Metal.

Le caratteristiche di questa band sono inanzitutto un sound intricatissimo, sorretto da una tecnica veramente ottima, e da un growl basso e gutturale. Oltre che ai vari cambi di line up la band ha attuato anche un cambio di stile, estremizzando ancora di più il sound, rendendolo più riflessivo e rinforzando la tecnica, queste caratteristiche l'hanno resa una delle band più estreme della scena (a mio parere). Sono invece qui per parlarvi del secondo full Length della band, "She Lay Gutted".

Questo album si può definire in un certo senso un "Old School Ultra Brutal Death Metal Album", poichè molto influenzato dai padri del genere, ma soprattutto per essere stato uno dei pilastri dell'intero sottogenere. L'album inizia con una tremenda sfuriata di blast beats. Le chitarre ed il basso sono state abbassate ulteriormente rispetto agli altri album Brutal Death, in modo da togliere ancora di più la melodia all'interno del lavoro stesso. In linea con chitarre e basso vi è il growl, uno dei più bassi e marci mai ascoltati. Il cd prosegue con ritmi sempre più vari e schizofrenici, passando da parti lente a parti velocissime, sorrette da un lavoro straordinario del batterista, il vero leader della band, che è, secondo il mio modestissimo parere, uno dei più bravi batteristi del genere. I riff di chitarra sono taglienti come una falciatrice (spero di rendere l'idea), un suono graffiante fatto di riff complicatissimi, con vario uso di armonici, spaziano per tutta la tastiera ma sempre mantenendo quel sound impastato e oscuro. Il basso risulta una parte molto presente nel sound complessivo dell'album stesso, giri di basso cavernosi, massicci, suonati con violenza. i temi trattati sono sempre gli stessi, ultragore allo stato puro, anche se in seguito i Disgorge passeranno a testi più lunghi e complicati ( che trattano sempre delle stesse cose però). Si tratta in ogni caso di un album del 1999, dove il brutal, sebbene già formato e sviluppato, era ancora una "novità" e non cadeva troppo nel trito e ritrito.

Credo che i Disgorge siano un'ottima band, una delle più ispiratrici e rappresentative del genere, hanno creato dei ritmi tutti loro, un muro di suono che li contraddistingue rispetto a molte band che, per la scarsa innovazione e espressione personale, sono destinate a rimanere nell'ombra. In ogni caso un pilastro del Brutal, da avere.

Elenco tracce e video

01   Revelations XVIII (03:31)

02   She Lay Gutted (02:40)

03   Exhuming the Disemboweled (03:01)

04   Compost Devourment (01:52)

05   Sodomize the Bleeding (03:05)

06   False Conception (02:50)

07   Womb Full of Scabs (02:24)

08   Disfigured Catacombs (02:37)

09   Purifying the Cavity (02:50)

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