Un'opera premonitrice, una pulsante e multiforme installazione sonora quanto mai attuale in un club così come in una influente galleria d'arte contemporanea.

Paul D. Miller è, prima di tutto, una delle menti più fertili e attive dell'avanguardia newyorchese; scrive articoli e saggi spericolati su diverse riviste, è lui stesso co-editore di Artbyte, gestisce serate in locali underground di Manhattan, produce dischi e partecipa a seminari e rassegne artistiche commissionate da musei come il Whitney o la Biennale di Architettura. Se esiste una figura che incarna lo spirito inquieto e tormentato della New York odierna è quella di DJ Spooky e il disco in questione rappresenta una folgorante conferma.

Nel mare magnum delle "compila" di budda bar, caffè marittimi e altre leggerezze stagionali "Under The Influence" si eleva come un temibile Golem che si nutre, in certi casi, degli stessi artisti così ben rappresentati sugli scaffali dedicati alle compilation.
La splendida intro del cd/dj set di Spooky è, infatti, "Sound" un ipnotico strumentale di Moby mixato con i suoni liquidi di "Papua New Guinea" dei Future Sound of London. I ritmi restano sospesi in attesa del giro di basso memorabile di "3: 7: 8" degli Emergency Broadcast Network, segnale primario di una raffica di brani dub accelerati con sottofondo di sirene da guerra, treni in velocità e diffusa sensazione di pericolo.
Il ritmo aumenta e Dj Spooky si dimostra un abile chirurgo dei piatti quando taglia e cuce nell'apocalisse sonora di bassi e batterie Carl Craig, Paradox, Hive, State of Bengal e Sakamoto remixato a sua volta da Talvin Singh.
Dopo il caos segue la ricerca del senso di appartenenza sotto forma dell'hip hop provocatorio di marca newyorchese. Phoenix Orion, KutMasta, Mix Master Mike dei Beastie Boys sono alcuni dei compagni di strada e di palco mixati nella lunga parte centrale del disco tra ritmi spezzati e ricomposti senza soluzione di continuità. Senso di diffusa incertezza.
Dalle macerie verbali di Michael Franti ("Rock the Nation") sale implacabile il suono massiccio di "Get Your Snack", l'apice del disco, con Amon Tobin immerso nella centrifuga di Spooky.
I successivi due brani calano la pressione e creano quell'atmosfera malata ideale per vivere una sequenza finale che sfiora il sublime. La voce profetica di Saul Williams domina in "Twice the first time" con il violino/cassandra che viene, infine, sciolto nella chitarra di Thurston Moore protagonista dello strumentale "Tremens" dei Sonic Youth che precede il conclusivo dub degli After Echo.

Ventisette tasselli formano questa mutevole installazione sonora da ascoltare, ri-ascoltare e conservare come una preziosa opera d'arte sincronizzata con il nostro tempo.

Elenco e tracce

01   Sound (02:09)

02   Papua New Guinea (Dub Mix) (01:14)

03   3:7:8 (03:49)

04   Monster Dub (03:22)

05   Peace In Zaire (Dub Pistols Inna NYC Style) (04:47)

06   Show Stoppa (Show Case Mix) (04:17)

07   Live Jam (DJ Spooky Remix) (01:17)

08   Michelle (03:25)

09   ...Leave Our Planet (03:51)

10   The Raw Uncut (03:01)

11   Flight IC 408 (01:47)

12   Anger (Talvin Singh Remix) (02:03)

13   Music Is... (02:50)

14   Sycosis/Double Zero Zero (02:00)

15   Bade Saba (DJ Spooky Remix) (01:30)

16   Laundry (DJ Spooky Remix With Of Unknown Origins "For The Love") (02:52)

17   The Bay-Bronx-Bridge (01:58)

18   Surprise Packidge (Automator Remix) (01:21)

19   Rock The Nation (02:28)

20   Get Your Snack On (Excerpt) (00:58)

21   Get Your Snack On (02:08)

22   I Feel Like $100 (03:31)

23   Hover Dub (03:26)

24   Twice The First Time (03:57)

25   Tremens (03:20)

26   Sebsi Dub (06:16)

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