Io sono qui solo per te
mi sono già fatta il bidet
Ormai votato a intercettare con cura e tempestività i potenziali tormentoni di un'estate già oltre la sua metà, spulciando social e canali vari mi sono imbattuto in questa fantomatica Dolcefida, neofita di una scena canzonettara italica che ultimamente sta sfornando diverse boutade di sapore pop e dalle liriche licenziose. Quasi tutte al femminile. Il pezzo mi entra a bomba in testa. Attendo al varco che esca un video che mi dica qualcosa di più. Il video arriva fresco fresco. Dolcefida è un po' meno un mistero. E penso: ma chi è Annalisa dopotutto? La diva ligure, capostipite di una generazione di giovani cantanti sfacciate e disinibite, prodotto del marketing spinto al punto che ormai vende quasi solo la sua immagine lasciando alle canzoni il ruolo di pretesto per collocarla in qualche modo sulla scena, a confronto della disinvolta Dolcefida impallidisce come una giovane monaca che dopo aver guardato il sedere a un passante scopre che la Madre Badessa a quel passante gli ha fatto un servizietto.
Adoro la crema di palle
non voltarmi le spalle
dammelo più duro
appendimi al muro
Dolcefida, poi, quando guardi il video del suo singolo scopri che gioca con le parole non solo nei suoi aulici e romantici testi. Infatti il logo col suo nome ha la seconda D scritta come una G al contrario. Da cui si evince che Dolcefida è anche Dolcefiga. Non avevamo dubbi.
Chi ha scritto la musica di questo pezzo, comunque, è un genio. Perché il ritornello dopo averlo ascoltato un paio di volte ti si incolla in testa e non ti molla più. Io lo sto canticchiando da un paio di giorni, impunemente. Mi sorprendo a canticchiarlo in ogni dove e se da un lato ridacchio perché "crema di palle" è una figura retorica - oltre che un titolo - genialmente esilarante, dall'altro mi chiedo come faccia una giovane ugola a cantare certe cose con un'interpretazione accorata e per nulla venata di ironia.
Non so se questa Dolcefida sfonderà (i maligni penseranno subito che al limite verrà sfondata). Il panorama del pop italico al femminile a dire il vero pullula da qualche anno di cazzeggi canori di questo filone romantico-erotico piuttoto sboccato. Basti citare la ormai famosa Putta Nella. Anche se sul fronte maschile in ogni caso non si scherza. Dopo aver scoperto e recensito il trapper Pisciatoio, mi sono reso conto che molti giovani esordienti scrivono testi da trenta avemarie di punizione a prescindere dal genere..
Tuttavia Crema di palle si stacca da tutto e tutti,, ha qualcosa di immediato e di romanticamente protervo.. Non fosse altro che per la chitarra rockeggiate che da quel tocco di grinta. Non fosse altro che per Dolcefida che danza beata in una cameretta rosa e celeste piena di orpelli a tratti imbarazzanti (cumuli di cetrioli, carote di peluche giganti) e sorride felice quando esplosioni di bianco seme la sommergono.
Passo le sere a pensare
quanto mi piace farmi chiavare
da quando ci sei tu non sono più la stessa
mi freme da matti la fessa.
Una dichiarazione d'amore così non te la dimentichi più
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