Dopo quattro anni di silenzio, dalle verdi lande d'Irlanda torna la bellissima voce di Dolores O'Riordan, famosa cantante dei Cranberries, che scalò le classifiche con pezzi come Zombie o Linger. Il capitolo Cranberries non è ancora chiuso del tutto, e pare ci siano speranze per una reunion, ma questo ora non è importante. Quel che conta, ora, è che la O'Riordan ha sfornato un nuovo lavoro, il primo da solista, che promette davvero bene. L'album in questione si intitola "Are You Listening?", e contiene dodici tracce piene di emotività e bella musica. Lo stile non è del tutto cambiato. Ma al rock-pop dei Cranberries con quel qualcosa di alternative dei primi album soprattutto, si aggiungono maggiori spennellate folk e addirittura influenze metal.

Il primo pezzo, "Ordinary Day", è anche il singolo di lancio. Scelta discutibile, dato che è un pezzo piuttosto omogeneo, piacevole, ma che difficilmente strapiacerà ai più. Uno dei brani più vicini al pop, "Ordinary Day" è una dedica a Dakota Rain, la sua ultima figlia (la terza naturale, quarta contando anche il figlio del marito che vive con loro).
La seconda traccia è "When We Were Young", un pezzo rock molto elettrico e potente, che si apre con un veloce "Do do do do do" che vagamente richiama la celebre ballad "Ode To My Family". Dolores ha annunciato che questo pezzo sarà il secondo singolo. E si spera di non vedere come singoli le primissime tracce e basta, dato che l'album merita dall'inizio alla fine. Sono assolutamente da segnalare i vocalizzi finali, che ricordano la bellissima "Troy" di Sinéad O'Connor.
"In The Garden", che è introdotto dal motivetto di una tastiera, è il primo pezzo che mostra, nel ritornello, qualche piccola influenza metal, seppure il pezzo sia inquadrabile come rock alternativo. Uno dei brani più sperimentali, molto energico ed enigmatico, soprattutto nel testo.
Segue "Human Spirit", che si apre con un veloce pianoforte, e a ruota si introduce la melodia di un flauto che ricorda le terre d'Irlanda. La voce di Dolores è calda è appassionata, nell'interpretare questo pezzo, coinvolgente e particolare. Un'altra sperimentazione ben riuscita. La successiva "Loser" è un pezzo strettamente legato allo stile dei Cranberries. Del resto ci stanno anche brani che richiamano da vicino la band, dato che la cantante ha scritto buona parte dei pezzi a suo tempo. Con un testo davvero provocatorio "I'm sick and tired of people like you/ You think You're clever but you haven't a clue/ A two watt light bulb is brighter than you (? ) Die, Loser, die", "Loser" possiede una forte carica, suoni pesanti e un ritornello trascinante.
"Stay With Me" è una delle perle dell'album, a parer mio. Dedicata al padre, che si ammalò di cancro ma riuscì a riprendersi, è una canzone molto dark, con un intro molto pacato e malinconico, e che esplode nel ritornello, con suoni, anche stavolta, con vaghe influenze metal.
Ed ecco, dopo sei tracce, la prima ballad dell'album, che ovviamente non poteva mancare. Si tratta di "Apple of My Eye", dedicata al marito Don. Questo dolcissimo brano e un possibile futuro singolo ha la semplicità e la dolcezza dei vecchi pezzi dei Cranberries.

Con "Black Widow" si arriva al momento più particolare dell'intero album. Il pezzo è molto sperimentale, e si distacca parecchio dallo stile dei Cranberries. Inizia con una bizzarra melodia di pianoforte, e la voce di Dolores è profonda e tranquillizzante, seppure l'album esprima inquietudine e una sorta di ansia. L'atmosfera che crea è particolarmente dark, e la canzone ben si presta fare da colonna sonora a un film di Tim Burton. Dopo due minuti più o meno calmi, la musica esplode, mentre Dolores sussurra con un filo di fiato "Pull me out, pull me out", e il pezzo assume delle sonorità molto più vicine al metal.
"October" è un altro pezzo davvero riuscito, con un ritornello incantevole, pieno di energia, suoni pesanti, e la voce di Dolores, la stessa che l'ha resa famosa, a farla da padrona, con un finale urlato memorabile.
"Accept Things" è un brano abbastanza particolare, quasi subito si ode il "Na na na na na" di Dolores, e dopo alcune strofe delicate il brano cambia totalmente nel bel ritornello. Uno dei momenti più vicini al pop, probabilmente.
A seguire "Angel Fire", che Dolores eseguì anche a Monte Carlo. Il brano sembra essere molto dolce e pacato, ma improvvisamente la musica aumenta e il ritornello è davvero grintoso e forte. Un bellissimo pezzo, con forti contrasti che lo rendono particolare.
Ultima ma non meno importante è la ballad "Ecstasy", un pezzo che fa venire la pelle d'oca, e che ricrea dolci atmosfere anni 50'-60', come seppe fare a suo tempo "When You're Gone". Il pezzo, oltre ai suoni incantati, è avvalorato dalla voce di Dolores, intensa ed emozionante. Ed è sulle note di "Ecstasy", che pian piano si dissolve dolcemente, che l'album termina.

Un album che sa toccare l'ascoltatore, che sa emozionare e che sa anche stupire. Dolores dimostra di essere grande anche da sola, e di avere mille risorse.
In generale quello che il suo lavoro solista trasmette è una forte energia, una immensa voglia di cantare e di fare musica. E ad accompagnare la meravigliosa vocalist sono dei musicisti particolarmente capaci. Non si sa cosa accadrà in futuro, se il progetto solista durerà a lungo o se Dolores farà marcia indietro e tornerà a fare musica con la sua vecchia band. Per ora godiamoci questa piccola perla e attendiamo.

Elenco tracce e video

01   Ordinary Day (04:05)

02   When We Were Young (03:24)

03   In the Garden (04:28)

04   Human Spirit (04:01)

05   Loser (02:58)

06   Stay With Me (04:02)

07   Apple of My Eye (04:44)

08   Black Widow (04:56)

09   October (04:38)

10   Accept Things (04:11)

11   Angel Fire (05:02)

12   Ecstasy (05:13)

13   Letting Go (05:43)

14   Forever (04:08)

15   Sisterly Love (02:35)

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Altre recensioni

Di  KrYsTaL

 Dolores O’Riordan ha un passato di orafa di fino, ma questo 'Are you listening?' sa tanto di bigiotteria scadente.

 L’àncora di salvezza di questo album resta la voce di Dolores O’Riordan, uguale a se stessa eppure sempre diversa.


Di  Luigi_96

 "Una voce come la sua non si è mai vista prima e mai si vedrà."

 "Dolores, solo Dolores che ci si propone così com’è."