Trama:
(la trama viene completamente svelata nei primi 10 minuti del film, quindi non vi rovino la visione tranquilli...)
Elvis “The King” Presley è morto nel Baptist Memorial Hospital di Memphis il 16 agosto 1977 alle 15 e 30. Questo è quello che tutti credono. In realtà a morire quel giorno fu Sebastian Haff, imitatore di Elvis che qualche tempo prima aveva avuto l'onore di scambiare la propia identità con quella del Re, stanco del mondo dello show business che giorno per giorno lo stava uccidendo. I due firmarono un contratto nel quale il sosia si impegnava a restituire al vero Elvis tutto ciò che gli era appartenuto quando quest'ultimo si fosse stufato dello scambio.
Nei panni di Sebastian Haff il Re riesce a farsi una nuova vita e a goderne come non riusciva a fare da molto tempo, ma l'imprevisto lo attende. Prima perde la propria copia del contratto poi, durante un concerto della sua tournée da imitatore, cade dal palco fratturandosi l'anca e finisce in coma. Al proprio risveglio il Re scopre che Sebastian Haff è morto e si ritrova così intrappolato a vita nei panni del sosia.
Passano gli anni, un Elvis oramai vecchio vive da qualche anno nell'ospizio “Riposo Ombroso” nel Texas. L'unico che crede alla sua storia è un ospite della casa di riposo che sostiene di essere John Fitzgerald Kennedy... Sopravvissuto all'attentato del '63, alla rimozione di una parte consistente del cervello (sostituito con un sacchetto di sabbia) e al cambiamento di aspetto con cui l'FBI lo tiene nascosto agli occhi del mondo (ehm... l'uomo è afroamericano).
Se pensate che la trama sia grottesca reggetevi forte perchè questa è solo l'introduzione... la storia entra nel vivo quando i due vecchi V.I.P. si accorgono di alcune morti sospette all'interno dell'ospizio. I due indagheranno fino a scoprire che gli ospiti di “Riposo Ombroso” non muoiono per cause naturali o per malattia: le loro anime vengono divorate, digerite e cagate (nel bagno dei visitatori) dal faraone egizio Amen Ho-Tep! Comincia così lo scontro titanico che vede contrapposti The King e J.F.K. a Bubba Ho-Tep... voi su chi puntate?
Tutto-ciò-che-non-riguarda-prettamente-la-trama:
definire questo film un horror e paragonarlo quindi a ciò che si vede da quasi 20 anni a questa parte nelle sale sarebbe un insulto oltre che ad essere fuorviante. Gli unici horror con cui ha qualcosa in comune sono “Evil Dead 3”, “Shaun of the Dead” e la serie “Phantasm” (per ovvie ragioni). Niente sesso e stupide oche che si fanno massacrare in maniera idiota, niente eroi/eroine inverosimili alle prese con maniaci cerebrolesi.
Il film è tratto da un romanzo breve dello scrittore post-moderno* J. R. Lansdale e aldilà della trama grottesca, descrive in maniera assolutamente verosimile e commovente la monotona quotidianità degli anziani dell'ospizio alle prese con l'inevitabile nostalgia del passato, fastidiose (e debilitanti) infezioni alle vie urinarie, la solitudine derivata dalla lontanza (se non l'abbandono) dei propi cari, l'umiliante accondiscenza delle infermiere che li trattano come bambini. E il rapporto conflittuale con la mummia succhia-anime naturalmente, che rompe la monotonia e ridà un senso all'esistenza.
Nel corso della pellicola il regista Don Coscarelli alterna riflessioni malinconiche a scambi di battute di battute dense di umorismo nero, episodi grottescamente inverosimili (e dannatamente spassosi) a rari momenti di azione assolutamente coerenti con l'età dei personaggi (niente vecchietti con superpoteri per fortuna).
Bravo e coraggioso Coscarelli: coraggioso perchè decide di portare su schermo una storia sfrontatamente fuori da ogni schema e che ha procurato non pochi problemi in fase di produzione, bravo perchè con una somma ridicola di denaro è riuscito a girare un ottimo film utilizzando una regia semplice e stilosa, in cui la sua firma è perfettamente riconoscibile.
L'unico effetto speciale presente a parte la mummia (uno scarafaggio gigante) è stato realizzato in maniera volutamente irreale e grossolana a ulteriore riprova di come il film non si prenda mai veramente sul serio. Azzeccatissima la colonna sonora originale**: rockeggiante nei momenti di azione, epica (un po' spaghetti western) in quelli commoventi.
Ah già, gli attori... come avrete potuto notare nella locandina (ho scelto quella pre-uscita nelle sale) Elvis Presley è interpretato da un Bruce Campbell, vi assicuro, in stato di grazia; è eccezionale nel dare credibilità alle emozioni di un personaggio con una storia tanto inverosimile e con due anime così diverse: da una parte il Leggendario Re del Rock' N' Roll dall'altra un semplice anziano.
Bravi anche Ossie Davis (J.F.K.) e Ella Joice (un'irritantissima infermiera... a dire il vero anche un po' arrapante).
!!! ATTENZIONE !!! NON LO TROVATE NEI NEGOZI !!!
Il film (2002) non è mai stato distribuito in Italia, né nelle sale cinematografiche, né in dvd***... per vederlo in italiano potete scaricare dal mulo il file “bubba ho-tep ita.srt” (è perfettamente legale in quanto creato da un santo che se l'è tradotto col sudore della propria fronte) e piazzarlo nella stessa cartella insieme al divx (che rinominerete ”bubba ho-tep ita.avi”) creato legalmente comprimendo il dvd di Bubba Ho-tep (comprato d'importazione su un qualunque sito di e-shopping). Che il cielo vi fulmini se lo scaricherete illegalmente dal mulo!!!!!
* non chiedetemi che significa post-moderno... m'ha suggerito di scriverlo il mio amico google
** il budget era talmente ridicolo che il costo dei diritti di una (1) canzone di Elvis avrebbe prosciugato la metà delle risorse (dichiarato dal produttore)
*** in compenso filmoni come “Notte Prima Degli Esami – Oggi”, “Saw 3” e “Epic Movie” sono appena passati nei cinema di tutta Italia e tra poco saranno in tutti i negozi. Viva l'Italia.
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Di Ilpazzo
Non esistono MITI, non esistono personaggi onnipotenti e intoccabili!
Hai bisogno solo di essere ascoltato! Di avere un amico e una persona accanto che ti vuole bene e che ti assista nei momenti di bisogno!
Di ilfreddo
L'incipit, con l'immagine del Re del rock semi-distrutto su un letto a guardarsi il membro avvizzito come specchio del suo declino, è un qualcosa che si avvicina all'aggettivo di geniale.
Non tutti i giorni si può dire di aver visto un Elvis in carrozzina dare fuoco ad una Mummia caga anime vestita da cowboy.