Sulla scia degli Shockin' Blue, in Olanda hanno tentato la fortuna per la stessa strada anche gli Earth & Fire. Sebbene forse non siano riusciti ad avere un successo a livello planetario paritetico, il loro successo può definirsi esplosivo in Olanda e discreto a livello internazionale. La formula è la stessa degli Shockin' Blue: un'avvenente e talentuosa cantante donna di nome Jerney Kaagman e un valido gruppo di strumentisti maschi a supporto. Formatisi alla fine degli anni '60 all'Aja, non ebbero mai grossi problemi a trovare un contratto discografico.
Il loro primo album è ciò che si può definire un ottimo esordio. Lo stile è quello tipico dei gruppi rock di inizio anni '70, con quella contaminazione post-beat (il cosiddetto "Nederpop") che ha caratterizzato quasi tutti i gruppi olandesi di quell'epoca. Un elemento cardine è sicuramente la genialità dei fratelli gemelli Chris (chitarra solista) e Gerard Koerts (tastiere, chitarra ritmica), che riuscirono a sfornare due super successi come "Wild And Exciting" e "Ruby Is The One", due brani incredibilmente travolgenti. Queste due canzoni divennero infatti singoli di grande e acclamato successo. "21st Century Show" e "Seasons" sono le altri due episodi memorabili del disco, la seconda anche'essa lanciata come singolo di successo, stavolta dopo l'uscita dell'album. "Vivid Shady Land e Love Quivers" scorrono via senza problemi. I riff di chitarra sono particolarmente interessanti, mentre la tastiera in questo primo lavoro non è ancora preponderante come lo sarà in seguito.
Se vogliamo trovare un paio di difetti, indubbiamente la voce di Jerney Kaagman, che, seppur già ottima, in alcuni pezzi è ancora abbastanza acerba e forse non sfruttata appieno rispetto alle sue potenzialità. Inoltre vi sono un paio di pezzi decisamente sottotono rispetto al resto delle composizioni, come "What's Your Name" e gli intermezzi di "Twilight Dreamer".
Molto bella anche la copertina inglese firmata Roger Dean, con questo albero dalle radici contorte, anche se non ancora pregna di quell'elemento fantasy che caratterizzerà del copertine per gli Yes o per gli Uriah Heep. L'altra versione della copertina, uscita nel resto del mondo, ritrae invece la band in posa all'aperto.
Gli Earth And Fire sono sempre stati un gruppo molto al passo con i tempi, nel bene e nel male: dopo questo esordio di esaltante rock anni '70, i successivi due album "Song Of The Marching Children" e "Atlantis" risentiranno dell'influenza progressiva della grande scena internazionale, viste la grandi suite presenti, ma sempre con lo spazio per qualche hit come "Maybe Tomorrow Maybe Tonight", piuttosto che "Storm And Thunder". Poi il lento declino: dalle contaminazioni elettroniche del mediocre album di transizione "To The World Of The Future" fino alla musica disco di "Gate To Infinity", per poi passare alla definitiva consacrazione alla scena pop leggera anni '80 con l'orribile "Reality Fills Fantasy" in cui sembrano una brutta copia dei peggiori Abba (basti ascoltare l'odiosa "Weekend"). Ancora lo spazio per tre anonimi album negli anni '80 per poi arrivare allo scioglimento definitivo nel 1989.
Da allora dei membri della band non se ne è quasi mai più sentito quasi parlare. Soltanto Jerney Kaagman ha continuato a far parlare di sé, prima posando nuda nel 1993 per la verisione olandese della rivista "Playboy" e poi tornando in Tv nel 2002 come membro della giuria per il programma "Idols", versione olandese di "Amici di Maria De Filippi". Il suo volto, reso inespressivo dagli innumerevoli lifting, sembra non essere più in grado di sorridere: si può tranquillamente affermare che se la tiri da matti, con quel suo antipatico modo di fare la gnagnera. Forse questa è stata la sua rovina, perlomeno a livello di credibilità, un po' come "The Osbournes" per Ozzy.
Certo è che i tempi d'oro dei primi tre dischi di questo fantastico gruppo sembrano davvero lontani anni luce.
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