“È un 10 sulla scala del divertimento. Questo film diventerà un cult”.
Stephen King

“Non è solo il miglior film di questo anno, ma di ogni anno da qui in poi”.
Quentin Tarantino

“Una nuova linfa per il genere “zombi”.il film più divertente dell’anno”
Peter Jackson (regista de Il Signore degli Anelli)

“Questo film è una vera bomba, mi è piaciuto moltissimo”
Gorge A. Romero

Con simili credits stampati sul retro di copertina, potete anche voi capire quanto non abbia potuto sottrarmi dall’acquisto di questo DVD “Shaun of the Dead” (in italiano L’Alba dei Morti Dementi) del giovane Edgar Wright, a una bancarella per soli 3 miserrimi euri. E mai acquisto ne è valso così la pena!

Un film che racchiude in se diversi generi (per la precisione Commedia, Horror, Drammatico e Demenziale) il tutto con un taglio registico davvero spigliato e modernissimo, con soluzioni esilaranti di sceneggiatura e movimenti di macchina da presa che danno al montaggio finale un sapore attuale e frizzante.
E’ la storia di Shaun (Simon Pegg, una specie di Fabio Volo rossiccio) che al culmine di una grossa crisi personale (la fidanzata lo vuole lasciare, sul lavoro si sente vecchio, il patrigno lo odia, l’amico affittuario lo vuole sfrattare…) si trova nel bel mezzo di una strana epidemia che invade tutta Londra. Grazie a un’invasione di Zombie che si impossessa della città, il protagonista prende così coscienza dei propri limiti, venendo a conoscienza però, di altre qualità, fin’ora mai scoperte. Assieme all’amico fidato nullafacente Ed (uno strepitoso Nick Frost in stato di grazia!) abbandona suo malgrado la vita noiosa e ripetitiva da VIVI MORENTI fatta di pub, ubriacature e serate tutte uguali passate a vomitare o davanti alla noiosissima TV, per affrontare, armati di mazza da baseball e vanga, la minaccia ben più temibile dei MORTI VIVENTI che ormai invadono la città.

Un film scoppiettante di salute, pieno di dialoghi veloci, battute esilaranti e momenti di grandiosa comicità il tutto tra teste spappolate, bambini cannibali e patrigni-zombie in un montaggio serrato e ben ritmato che dona a questo film, una fresca leggerezza lasciandoci appagati e divertiti per due ore e passa. Insomma: un vero e proprio gioiellino di genere.

La presenza di morti viventi è dappertutto e la minaccia è ovunque, ma ciò nonostante, non si sente davvero questa grossa paura anche per l’assoluta tranquillità del nostro impavido gruppetto nell’affrontare situazioni a dir poco “pesanti” col tipico sense of humor britannico. Memorabili le scene dove il nostro propone il solito PUB come unico porto franco in cui passare i giorni dell’epidemia, tra una birra e delle noccioline, aspettando che l’esercito venga a liberarli. Oppure le presentazioni ufficiali di suocera e fidanzata sull’auto in fuga tra zombie vacillanti in strada o ancora il casuale accorgersi delle strane creature in modo indifferente e disattento del protagonista (in questa scena quasi emulo di Mr. Bean). Per non parlare della sequenza in cui i protagonisti massacrano uno zombie sulle note di “Don't stop me now” dei Queen andando a tempo con il pestaggio, oppure quando si fingono gli zombie per non farsi riconoscere, imitando dei mongoloidi (qui siamo davvero ai limiti del buongusto!). Non ultima la scena spassosissima in cui, per attaccare due zombies trovati in giardino, decidono di lanciargli contro i vecchi LP della collezione storica, selezionandoli in base al gruppo e alla rarità dell’edizione: da sbellicarsi dalle risate!

Insomma, QUASI un capolavoro (coniugare umorismo e paura è un esercizio davvero difficile) e comunque due ore di sano divertimento, paura e risate che, direi, non son certo elementi da non considerare visto la vita da morti viventi che spesso ci ritroviamo a fare tra una monotona giornata di lavoro e una serata davanti alla tv che ci ripropina le solite zuppe iper riscaldate e insapori.
Non è che adesso salta fuori che gli Zombie son più vivi di noi?!

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