È vero... a livello di vendite questo "Ghost Of A Dog" non ha avuto gli stessi risultati dell'esordio ma peste lo colga a chi dice che questo disco non sia all'altezza del precedente.
Per chi scrive questo disco fu il colpo definitivo all'apparato auditivo ma, soprattutto al cuore...
Questo secondo album perde in freschezza ma ci sono dei capolavoretti anche qui... "Mama help me" ci accoglie a braccia aperte con una chitarrina djingle djangle ed un'andamento dinoccolato e vagamente funky. Forse l'unico limite di questo brano si presenta quando un diavoletto compare sulla mia spalla a suggerirmi: "nun è che 'sti texani vojene rifà uoraiemm??" ma l'angioletto per tutta risposta mi rassicura con un: "ma noo!! è troppo bluesy..".
Sia come sia "Black and Blue" è una bellissima galoppata trascinante, bambinesca e ballabile che parla in toni ironicamente allegri proprio di violenza sui bambini. "Carmelito" ci trasporta nel profondo sud texano dove, grazie all'alcool, un uomo confessa ad un suo amico d'aver avuto "the best time of his life" con sua moglie subendone le ovvie conseguenze. Ballata strappalacrime è "He Said" con un bellissimo testo, a tratti recitativo ma comunque melodico ed in minore, sulla fine di un'amore e con una bellissima melodia vocale nel ritornello riuscitamente tesa a sottolinearne la drammaticità. Da brividi l'interpretazione della, attualmente, signora Simon. Vero e proprio gioiello tipicamente brickelliano è il lento in punta di penna "Times Like This" dove una chitarrina lentamente strapazzata accompagna Edie nella descrizione di quei pochi momenti perfetti che la vita a due riesce sempre troppo poco spesso a regalarci.
Con "10000 Angels" Edie paga il suo debito al periodo in cui è stata concepita, partorendo una ballata un po' qualunque affogata nella tappezzeria elettronico-tastierosa tipica di quel periodo, non una brutta canzone ma non memorabile. Il brano successivo è il "solito" gioiellino brickelliano dove la sua voce la fa da protagonista raccontandoci, tra il magico ed il quotidiano, di un vecchio cane. Solo una rammendata valigia piena di speranze ed un sorriso ci fa tornare in strada con "Woyaho" brano dai ritmi più veloci ed incalzanti che ci ammonisce sulla maggior importanza del viaggio in sè rispetto al posto dove andare. Un bellissimo quadro brickelliano ci attende in "Oak Cliff Bra" dove Edie, seduta sul ciglio della strada vede passare, oltre alle auto, una madre col figlioletto sulle spalle ma senza una scarpa, ed uno scoiattolo rischia la vita a causa di un'enorme (per lui).. e da qui le piccole magie brickelliane si ripetono in "This Eye" e "Me By The Sea".
Ballate ispirate dove son più protagonisti i New Bohemians sono invece "Stwisted" e "Forgiven" delle quali la più ispirata è, senza dubbio la prima soprattutto nel pregevole bridge che accoglie il ritornello mentre la seconda si segnala per una vaga atmosfera anthemica alla Led Zep...
Forse oggi non è il caso di ascoltare questo disco, non aggiungerà nulla al vostro carnet di conoscenze musicali, ma se avete come me, vissuto questo disco non lasciatelo andar via.
Vi sta aspettando là nel giardinetto retrostante (quello meno curato e con qualche erbaccia di troppo) dove mettete a stendere la biancheria...
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