Sanremo 2015: è "Ancora " di Eduardo De Crescenzo la cover scelta dal trio canoro de Il Volo per la serata degli omaggi alla musica italiana. Certo, è vero, l'omaggio dei tre uccelli che non sanno volare, se non prendendo l'aereo per gli Stati Uniti, non è dei più gratificanti. Ma la vetrina di Sanremo, con tutto il suo carrozzone, è più che giusto che si ricordi di Eduardo De Crescenzo, dato che un pezzo così riuscito, accompagnato da una delle più belle performance di Sanscemo (ops.. Sanremo) per intensità e profondità, premiata anche dalla giuria presieduta dal grande Sergio Leone, non ne riconobbe il valore e il potenziale di successo. Il brano rimase fuori dalla "Top Ten" della suddetta gara canora. Nelle classifiche di vendite, Ancora raggiunse il 5º posto nel marzo del 1981! Una pecca, un incredibile mancanza, dato che la canzone è diventata una delle più famose e belle dell'intero repertorio della musica italiana. Charles Aznavour si è precipitato a tradurre la canzone in francese ( la canterà Mirelle Mathieu).

L'album omonimo non è da meno, composto da 10 canzoni, scritte da Migliacci e Mattone, più o meno di alto valore, a cominciare da "Il Treno", "Al piano bar di susy" e quella "Uomini semplici" che divenne anche il suo soprannome. In fondo per tutta la carriera Eduardo sarà un "Simple man", pur avendo ricevuto sempre grandi apprezzamenti dalla critica e con uno zoccolo duro di fan che lo seguono un po' dappertutto e ne approvano tutti i progetti, come ad esempio la deriva verso una musica jazz con forti accenti partenopei come ovvio data la provenienza.

In conclusione, un album da apprezzare e da riscoprire senza stupidi pregiudizi, per un autore con una voce da "Nero a metà" e una genialità semplice quanto originale.

Elenco tracce testi e video

01   Al piano bar di Susy (04:30)

02   Quando l'amore se ne va (03:59)

03   Alle sei di sera (03:15)

04   Uomini semplici (03:36)

05   Doppia vita (03:24)

06   Ancora (03:27)

E' notte alta e sono sveglio,
sei sempre tu il mio chiodo fisso
insieme a te ci stavo meglio,
e più ti penso e più ti voglio
tutto il casino fatto per averti,
per questo amore che era un frutto acerbo,
adesso che ti voglio bene, io ti perdo.

Ancora, ancora, ancora,
perché io da quella sera, non ho
fatto più l'amore senza te,
e non me ne frega niente, senza te
anche se incontrassi un angelo, direi
non mi fai volare in alto quanto lei.

E' notte alta e sono sveglio,
e mi rivesto e mi rispoglio
mi fa smaniare questa voglia,
e prima o poi farò lo sbaglio
di fare il pazzo e venir sottocasa
tirare sassi alla finestra accesa
prendere a calci la tua porta, chiusa, chiusa.

Ancora, ancora, ancora,
perché io da quella sera, non ho
fatto più l'amore senza te,
e non me ne frega niente, senza te
anche se incontrassi un angelo, direi
non mi fai volare in alto quanto lei.

07   Il treno (03:35)

08   Chitarra mia (04:12)

09   Padre (04:07)

10   Uomini semplici (01:18)

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