Una nefandezza totale.

 Si scende in una spirale di tortura ed orrore quasi intollerabile in questa notte di Halloween.

La recensione critica aspramente La Casa dei 1000 Corpi, definendolo un film splatter di serie B con recitazione scadente e trama debole. Nonostante questo, apprezza l'atmosfera anni '70, l'uso delle luci e l'umorismo nero. Il film racconta la discesa nell'orrore di quattro ragazzi vittime di una famiglia di sadici psicopatici, culminando in un finale tragico. Il giudizio finale è negativo ma riconosce alcune qualità tecniche e di stile. Scopri perché La Casa dei 1000 Corpi è un cult splatter da vedere o evitare!

 Se la violenza si potesse pesare, questo film peserebbe come il Titanic.

 Per rimandare un diavolo all'inferno ci vuole un diavolo ancora più malvagio.

La recensione esprime entusiasmo per 'La Casa del Diavolo', definito il miglior thriller dopo 'Seven'. Il film si distingue per la violenza estrema e un cast azzeccato, con interpretazioni intense e una colonna sonora orchestrale di grande impatto. La trama ruota attorno a un'inedita rappresentazione del male umano e della vendetta spietata, ambientata in un'America rurale e dimenticata. Scopri il thriller horror che ha rivoluzionato il genere, guarda 'La Casa del Diavolo' subito!

 Questa è una delle sue produzioni meglio riuscite degli ultimi 10 anni.

 Da ascoltare in una stanza con una candela accesa e dell’incenso al sandalo.

Bill Laswell si presenta come artista solista con Lo Def Pressure, un album etno-ambient che unisce atmosfere orientali a innovativi ritmi drum'n'bass. Le due lunghe tracce mescolano sonorità occidentali ipnotiche e percussioni etniche, creando un lavoro coinvolgente e ben riuscito degli ultimi dieci anni dell'artista. Registrato tra New York e India, è ideale per un ascolto rilassante ed immersivo. Scopri l’innovazione etno-ambient di Bill Laswell con Lo Def Pressure!

 Elettronica che graffia, fa male, al limite della sopportazione per le orecchie più puriste.

 Uno stupro acustico che mai prima avevo sentito. Forse addirittura qualcosa che poteva anche far tremare il Trent Reznor dei tempi migliori.

La recensione racconta la scoperta dell'album 'Nihil' dei KMFDM, un capolavoro industrial che unisce influenze di techno, speed metal e musica dance anni '80. L'autore evidenzia la potenza sonora dell'album e la voce unica di Sascha Konietzko, con particolare attenzione alla chitarra di Guenter Schultz. Consiglia 'Nihil' come punto di partenza per chi vuole avvicinarsi alla band, citando anche i successivi album 'Attak' e 'WWIII'. Scopri l'energia di Nihil, entra nel mondo unico dei KMFDM ora!

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