L’inizio è un grezzo coagulo di materia. Il respiro che rincorre il proprio spezzarsi.

 La fine è un poema in prosa che toglie il respiro, una specie di febbre che vorrebbe bruciare il freddo.

La recensione esplora il disco 'Novostj/DsorDNE - 1983-1988' come un viaggio sensoriale tra atmosfere fredde, distorsioni e poesie in musica. L'opera emerge come un manifesto post-punk intriso di elettronica e rumore, capace di evocare sensazioni di isolamento e disordine. Il testo trasmette una forte componente emotiva e un apprezzamento per la profondità artistica del lavoro. Esplora l'intensità di Novostj/DsorDNE e lasciati trasportare dal loro universo sonoro unico.

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