Il lavoro ci mostra da subito una band abbastanza matura, capace di un song-writing su livelli apprezzabili.

 Il muro sonoro portento nella title-track e l'assolo di basso sono esempi di una band estremamente preparata.

Night on Bröcken segna l'esordio dei Fates Warning, pionieri del progressive metal. L'album mescola power e heavy metal con tecnicismi e ottima produzione per l'epoca. Brani come "Buried Alive" e "Shadow Fax" emergono per energia e abilità strumentali. Pur non essendo il loro capolavoro, il disco ha un valore storico fondamentale, arricchito da una ristampa del 2002 con bonus. Il lavoro esibisce già una band matura e promettente. Ascolta Night on Bröcken e immergiti nelle radici del progressive metal!

 Uno dei dischi più malati della storia.

 Gli Ephel Duath tirano fuori una prestazione strumentale davvero ineccepibile e assolutamente esente da alcun tipo di critica.

Phormula, primo album degli Ephel Duath, si distingue per la sua originalità nel panorama metal estremo, fondendo post-black metal con elementi progressive e atmosfere vintage. Le 8 tracce destrutturate offrono una complessità musicale e tecnica elevata, con influenze che vanno dal black metal elettronico al melodico. Il disco è polarizzante, amato o odiato, ma certo non è per tutti: è un must per chi cerca sperimentazioni e prestazioni strumentali impeccabili. Ascolta Phormula e scopri un capolavoro del metal estremo innovativo.

 Eluveitie si dimostrano capaci di costruire melodie in bilico tra l’onirico e il pacato e la violenza tipica di queste formazioni folk.

 Lament è la migliore composizione dell’intero lavoro, con perfetta armonia tra black, death e atmosfere celtiche.

L'EP 'Vên' degli Eluveitie rappresenta un'evoluzione originale nel folk metal con influenze black e death. La band svizzera mescola strumenti tradizionali celtici e metal creando un sound ricercato e melodico. Non tutti i pezzi sono perfetti, ma l'insieme risulta coinvolgente e consigliato agli appassionati. L'uso di flauti, cornamuse e violini arricchisce l'atmosfera e l'alternanza vocale tra parti pulite e growl risulta efficace. Un buon assaggio per chi vuole scoprire nuove sonorità folk metal. Ascolta 'Vên' e immergiti nelle suggestioni del folk metal celtico!

 Definirli solo gothic metal sarebbe estremamente riduttivo ed errato.

 Il lavoro si presenta dunque decisamente buono dal punto di vista qualitativo ma anche molto ben suonato e ci dona una band compatta ed estremamente affiatata.

Rain Paint con Disillusion Of Purity offre un'evoluzione importante nel panorama metal finlandese. Combina gothic, progressive, doom e death metal con una tecnica vocale convincente e songwriting maturo. L'album è variegato e ben eseguito, con momenti di grande potenza e atmosfere coinvolgenti. La cover di The Cure è un pezzo di rilievo, così come l'outro strumentale finale. La band appare compatta e promettente. Ascolta Disillusion Of Purity e scopri il metal finlandese evoluto dei Rain Paint!

 Qui traspare davvero tutta la sensibilità e il cuore di questo combo, che si presenta in una veste totalmente nuova e diversa.

 La più bella canzone della serata... si trasforma in un pezzo dalla dolcezza infinita, quasi una canzone d’amore.

La recensione celebra il live acustico "12:5" dei Pain Of Salvation, evidenziando la capacità della band di rinnovare i brani in una versione delicata e intensa. L'album mostra un lato più sensibile e luminoso del gruppo, con performance tecniche eccellenti e arrangiamenti emozionanti. Il live, registrato a Eskilstuna, sorprende per la profondità e la leggerezza con cui trasforma pezzi originariamente cupi. Una prova di maturità e sensibilità unica nel panorama progressive rock. Ascolta ora 12:5 per scoprire il lato più intimo e sorprendente dei Pain Of Salvation!

 Dio santo fermate quest’uomo, deve stare male, non permettetegli di fare più musica.

 Una cosa tanto brutta da sperare che finisca il prima possibile.

La recensione boccia senza appello l'album Suicide By My Side dei Sinergy, accusandolo di mancanza di originalità e di un plagio evidente verso band come Nightwish. Pur riconoscendo alcune capacità tecniche e una produzione buona, il disco viene giudicato banalmente melodico, stagnante e poco ispirato. La performance vocale e musicale non riescono a risollevare un progetto definito deludente e poco decoroso. Scopri le recensioni più oneste e approfondite nel mondo del metal su DeBaser!

 Un’occasione persa quindi, peccato, i mezzi c’erano ma sono stati del tutto sprecati.

 Il problema è che se ci sono dei piccoli lampi di genio, il resto del platter torna a scimmiottare i colleghi più blasonati.

La recensione di Anima evidenzia una produzione tecnicamente valida ma priva di originalità e personalità. La band francese si limita a imitare i grandi nomi del progressive metal senza riuscire a emergere. Le melodie sono discrete ma spesso banali, mentre la performance vocale manca di emozione. Produzione e aspetto visivo dell'album sono invece positivi, ma non bastano a salvare un lavoro complessivamente deludente. Scopri se Anima merita un ascolto, leggi la recensione completa!

 Swanlike si dimostra sin dal primo ascolto un lavoro estremamente complesso, oscuro, a cavallo tra il progressive death metal di casa Opeth e il doom di Katatonia.

 Le parti più interessanti risultano essere, a dispetto del genere 'extreme', quelle acustiche, estremamente curate e di grande effetto.

L'album Swanlike dei Dark Suns unisce con successo elementi di progressive death metal e doom, creando atmosfere complesse ma accessibili. Le lunghe tracce si distinguono per melodie elaborate, alternanza tra clean vocals e growl, e parti acustiche eleganti. Sebbene non rivoluzionario nel genere, il disco si fa apprezzare per la qualità compositiva e tecnica della band. La produzione è buona ma avrebbe potuto essere più curata. Un lavoro solido per gli amanti del progressive metal estremo. Scopri Swanlike dei Dark Suns, un viaggio nel progressive metal dalle atmosfere uniche!

 La carica emotiva colpisce grazie alla loro immediatezza e semplicità.

 Io li ho preferiti in questa veste più sincera e priva degli elementi più metallici.

Il demo del 1996 dei Nightwish offre uno sguardo unico sulle loro origini musicali, lontane dal metal e influenzate dal folk nord europeo. Composto da tre tracce, mostra una musica semplice ma carica di emozione, con la voce di Tarja ancora acerba ma passionale. Questo lavoro anticipa temi poi sviluppati nei loro album successivi, rivelando la capacità del gruppo di toccare l'ascoltatore con sincerità e suggestioni profonde. Ascolta ora il demo 1996 e scopri le radici dei Nightwish!

 Qui di metal, nel vero senso della parola ce ne è ben poco.

 Le melodie scontate, ripetute fino alla nausea, senza un pizzico di originalità e freschezza compositiva.

La recensione esprime delusione per l'album 'Metal' degli Annihilator, giudicato povero di originalità e lontano dai grandi capolavori della band come 'Alice in Hell'. Ottime capacità tecniche non compensano melodie ripetitive e prestazioni vocali discutibili, specialmente di Dave Padden. La speranza rimane per una futura rinascita della formazione guidata da Jeff Waters. Scopri la verità dietro l'ultimo album degli Annihilator, leggi la recensione completa!

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