Quando si parla di Industrial è facile cadere nel citazionistico luogo comune. Medesimo discorso per i discorsi inerenti l'operato degli Einsturzende Neubauten.

Vi canteranno di iperboli sonore fuori dalla portata dell'immaginario collettivo dell'epoca ("Kollaps" o "Halber Mensch"), vi canteranno di quando sia un genio Blixia Bargeld. Ma cosa c'è di nuovo? Nulla. Ecco perchè spero di riuscire ad esortare qualcuno nel riesumare questa perla sotterranea rimasta schiacciata in egual misura dai capolavori della band e dallo straparlare collettivo.

Ebbene sì, qui ci troviamo al cospetto di un lavoro emotivo e cupo, cresciuto nell'embrione di una Germania che a distanza di anni ancora fatica a scrollarsi di dosso il torpore causato dai frantumati mattoni del muro di Berlino. L'incipit per quest'opera è arrivato da Hubertus Siegert, regista dell'omonimo documentario (tra l'altro molto bello). La musica degli Einsturzende Neubauten qui funge da trait d'union tra immagini e sensazioni, riportando inesorabilmente la mente dell'ascoltatore nel 1989 tedesco. L'album è coeso, ogni pezzo fà da input per il seguente, è un susseguirsi a catena di emozioni, suoni bellici ed industriali, atmosfere di stampo simil sinfonico e momenti di tranquillità sonora mista a travaglio interiore.

Se questo frammento di storia vi emoziona, se amate il Blixia Bargeld più riflessivo e se avete bisogno di cercare vera emotività, e dico vera (!!), questo è l'album che fa per voi. Non una pietra miliare, non un masterpiece; semplicemente un lavoro fuori dal tempo, da schemi e da logiche imprenditoriali.

Elenco tracce testi e video

01   Berlin Babylon (Titel) (04:20)

02   Godzilla in Mitte (02:22)

03   Overtüre mit Helikoptern (01:05)

04   Walkie Talkie Babylon (02:07)

05   Trauermarsch (02:12)

06   Glas 1 (Sony-Center) (02:03)

07   Befindlichkeit (Baustellenversion) (04:50)

08   Der Engel der Geschichte (01:24)

09   Beauty (Tiergartentunnel) (02:50)

10   Glas 2 (Richtfest) (02:03)

11   Architektur Ist Geiselnahme (03:05)

12   Gästeliste (03:42)

13   Die Befindlichkeit des Landes (05:31)

Über dem Narbengelände
das langsam verschwindet
so nur Phantomschmerz bleibt
Es dringt kaum hörbar ein fieses Lachen
aus der roten Info-Box
und in den Gräbern wird leise rotiert

Alles nur künftige Ruinen
Material für die nächste Schicht

Mela, Mela, Mela, Mela, Melancholia
Melancholia, mon cher
Mela, Mela, Mela, Mela, Melancholia
schwebt über der neuen Stadt
und über dem Land

Über den Schaltzentralen
Über dem Stoppelfeld aus Beton
Über den heimlichen Bunkeranlagen
die nicht wegzukriegen sind
Marlene go home!
auch über dem Marlene-Dietrich-Platz

die neuen Tempel haben schon Risse
künftige Ruinen
einst wächst Gras auch über diese Stadt
über ihrer letzten Schicht

Mela, Mela, Mela, Mela, Melancholia
Melancholia, mon cher
Mela, Mela, Mela, Mela, Melancholia
schwebt über der neuen Stadt
und über dem Land

Im zerschnittenen Himmel
von den Jets zur Übung zerflogen
hängt sie mit ausgebreiteten Schwingen
ohne Schlaf, und starren Blicks
in Richtung Trümmer
hinter ihr die Zukunft aufgetürmt
steigt sie langsam immer höher
übersieht letztendlich das ganze Land
Was ist die Befindlichkeit des Landes?
Was ist die Befindlichkeit des Landes?
Was ist die Befindlichkeit des Landes?
Was ist die Befindlichkeit des Landes?

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