Arrivano alla settima prova in studio gli Elbow, band fondamentale soprattutto per gli amanti dell’alt pop/rock d’oltremanica.

Dopo l’incredibile exploit di “The Seldom Seen Kid” dell’ormai lontano 2008, la band capitanata dal frontman Guy Garvey (fresco di buon esordio solista con “Courting The Squall” del 2015, arrampicatosi addirittura sul podio della classifica UK) ha infilato una doppietta di buoni/ottimi dischi, e adesso sforna questo “Little Fictions”, primo lavoro dopo l’abbandono del fondamentale batterista Richard Jupp (dopo una militanza nella band ben venticinque anni).

Prodotto dal fido Craig Potter, il disco si apre sulle note del bellissimo singolo “Magnificent (She Says)”, dominato dalla sempre splendida voce di Garvey e da un cristallino arrangiamento d’archi che lo rende uno dei pezzi più immediati nella carriera della band britannica. In generale, dando anche solo un’occhiata alla tracklist, ed in particolar modo alla durata dei pezzi, si nota un’urgenza mai manifestatasi prima d’ora tra i solchi dei dischi di Garvey e compagni, noti per prendersi sempre i proprio “spazi” nel comporre (spesso le loro canzoni superano abbondantemente i sei minuti).

Dimentichiamoci l’urgenza quasi aggressiva della vecchia “Grounds For Divorce”. Qua invece si passa dalle frenetiche percussioni del terzo estratto “Gentle Storm” alla notevole titletrack, nella quale gli Elbow sono abili a costruire un bel crescendo prima dell’esplosione (controllatissima, come loro solito) del finale.

Il secondo estratto “All Disco” è un’altra perla, raccolta in un’ipotetica terra di mezzo tra i penultimi R.E.M. (quelli meno spigolosi di “Reveal” ed “Around The Sun”) e i Velvet Undeground (quest’ultimi presentissimi anche nella chiusura di “Kindling”). “Trust The Sun” e “Head For Supplies” (più jazzata la seconda, più vicina agli ultimissimi Radiohead la prima) abbassano i toni e si adeguano ad un disco pregno di ballate piuttosto classiche nella loro costruzione, vedi alla voce “Firebrand & Angels”, “K2” e “Montparnasse”.

In definitiva gli Elbow continuano nel loro brillante percorso artistico e si confermano come una realtà incredibilmente solida, sperando la qualità si mantenga così alta anche nelle future produzioni di questa ormai fondamentale band.

Miglior brano: Little Fictions

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