"PER TUTTI GLI UOMINI DELLA TERRA I CANTORI/SON DEGNI DI ONORE E RISPETTO,PERCHE' LA MUSA/INSEGNO' LORO I CANTI; ELLA AMA I CANTORI" Omero, Odissea, VIII. *****
Andrea Parodi, ex Tazenda, fattezze spigolose che custodivano una voce inaudita, è morto, a soli 51 anni, lo scorso Ottobre.
Babbo savonese e mamma sarda ed una estensione vocale da coprire la distanza dalla terra ligure a quella isolana e del mediterraneo tutto. Un canto, il suo, così naturale e sempre diversamente medesimo, da impressionare, da far accapponar la pelle; un prodigio, un insondabile mistero del talento, dei doni della natura e delle alchimie laringee; battere e levare per una intensità, un'ampiezza e un timbro unici. La forza del grecale e dell'austro s'eran depositati nei suoi polmoni.
Una volta a Seui (durante un check sound) lo ascoltò il grande Al di Meola stratosferico chitarrista del quale basta ricordare "Friday Night in San Francisco" con Paco de Lucia e John Mclaughin, per capire dove siamo andati a parare; ne rimase così colpito che volle, quasi istintivamente, che da quell'imprintig casuale nascesse qualcosa di musicalmente significativo: et voilà "Midsummer Night in Sardinia", un disco splendido e imperdibile racconto di un "live" al festival "Rocce rosse e blues". Trovate su DeBaser la recensione di questo gioiello prezioso, scritta, col cuore, da Iside. Con Andrea vollero collaborare Pierangelo Bertoli, Noa, Mauro Pagani e Fabrizio de Andrè. Ora è uscito il suo disco postumo "Rosa Resolza" con Elena Ledda. Un lavoro scavato nel baluardo della linfa vitale di Andrea, caparbiamente conscio del proprio epilogo imminente. Una voce, quest'ultima, con meno smalto, ferita dal male e un fisico chemioterapico come cassarmonica... eppure i brividi mi assalgono davanti alla espressività e al canto dolorosamente festoso dell'ex Tazenda, prossimo alla fine della sua esperienza terrena. Parodi, in queste undici tracce, affresca gli elementi naturali; il vento, il sole, il mare, mentre la terra matrigna gli volta le spalle. Fa sensazione l'incisione del brano "Gracias a la vida" di Violetta Parra registrato il 22 settembre scorso all'anfiteatro romano di Cagliari. Il 17 ottobre Andrea terminava il suo transito terrestre e sospendeva, per sempre, il mirabilante esercizio delle sue corde vocali, quasi fuori luogo in questo mondo stonato. Nella madre patria già risuonano straordinari vocalizzi.
Un cd che ha un valore superiore, un testamento vocale e un regalo per noi che qui, un pò più afoni, si rimane. Hanno accompagnato Andrea in questo suo ultimo viaggio musicale: Elena Ledda, Rita Marcotulli, Mauro Palmas, Balentes, Gianluca Corona, Francesco Sotgiu, Andrea Ruggeri, Silvano Lobina, Gigi Marras. Nella cover del cd la dedica di Andrea:" Alla Sardegna.. gracias a la vida! y a sus companeros". "Gracias a la vida, que me ha dado tanto/ Me dio dos luceros,que cuando los abro/ Perfecto distinguo, lo negro del bianco.VP
"LA VOCE DELL'UOMO E' L'APOLOGIA DELLA MUSICA" Nietzsche, frammenti postumi.
Chi volesse può lasciare un post commemorativo, un pensiero o un ricordo sul sito della Nuova Sardegna.
Ciao Andrea, voce di lontananze vicine! Grazie di tutto!!
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