Nella vita di Eliane Elias c’è una sintesi tra due luoghi ricorrenti che corrispondono a due stili di vita e a due modi di pensare molto differenti: il Brasile con la sua tradizione e la sua saudade e gli Stati Uniti che rappresentano più l’aspetto anticonformistico e “ribelle” di questa talentuosa pianista e cantante.

Il Brasile di Eliane traspare un po’ da tutto: dalle sue origini “paulistane” (cioè di abitante di San Paulo), dal ritmo che la porta a dondolare sul pianoforte mentre suona, dalla bossanova, dal suo legame con i grandi classici del repertorio brasiliano, che ha cominciato a suonare appena diciassettenne, accompagnando in una tournée famosissima degli anni ’70 Vinicius De Moraes e Toquinho.
L’america è l’altra metà della sua formazione artistica: gli esordi newyorkesi appena ventenne, le collaborazioni con grandi jazzmen tra cui Randy Brecker (suo marito per un certo periodo), Michael Brecker, Steve Gadd, Eddie Gomez, Mike Mainieri, musicisti per buona parte legati dalla avventura comune degli “Steps Ahead”, il mitico gruppo jazz-fusion del quale Eliane Elias fa parte più o meno stabilmente, formatosi per caso e poi diventato un riferimento assoluto di qualità e originalità.

In questo “Dreamer” compare il lato più tranquillo di una donna quasi cinquantenne, che affronta un repertorio legato al tema dei differenti tipi di amore, come dice lei stessa, passando dai pezzi cantati in brasiliano (“Fotografia”, “Samba de verao”, “Vivo sonhando”) a standard più o meno conosciuti e suonati in tutte le salse come “Baubles, bangles and beads” (pezzo amato da Ella Fitzgerald) e “A House Is Not A Home” di Burt Bacharach, che seppur mai dimenticato come songwriter, è ritornato in auge ultimamente grazie anche ad interpretazioni di altre artiste come l’italiana Chiara Civello.
I musicisti di questo Cd sono tutti di grande livello come al solito. A parte le colonne portanti della sezione ritmica (il bassista-collaboratore-amico Marc Johnson e il batterista Paulo Braga), compaiono alcuni amici di sempre, da Mike Mainieri a Michael Brecker. La chitarra è affidata a Oscar Castro-Neves e gli archi, che compaiono in alcuni brani, sono arrangiati con grande raffinatezza da Rob Mathes.

Il mio brano preferito è “Doralice”, un simpatico e spensierato cavallo di battaglia di Dorival Caymmi, nel quale Eliane ripropone uno storico solo di Stan Getz, che come dice in una intervista ha trascritto quando era ragazza per divertimento. Insomma,un disco per persone che vogliono sognare lasciandosi cullare da musica di grande livello.

Elenco tracce e video

01   Call Me (04:11)

02   Baubles, Bangles and Beads (05:00)

03   Photograph (Fotografia) (03:47)

04   Movin' Me On (04:10)

05   So Nice (Samba de Verao) (05:14)

06   That's All (05:41)

07   Tangerine (06:43)

08   Dreamer (Vivo Sonhando) (03:34)

09   Time Alone (06:42)

10   Doralice (02:59)

11   A House Is Not a Home (05:22)

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