Quando si parla di capitalismo, tutti hanno paura dell'armonica
Nel panorama musicale italiano esistono svariati gruppi demenziali che ad un primo ascolto possono strappare un sorriso e magari anche qualcosa in più. Ma li finisce. L'ascolto difficilmente verrà ripetuto.
Elio e le storie tese sono molto di più. Ogni ascolto delle loro canzoni è una scoperta. Dal vivo poi sono straordinari. Quello che vado a recensire e il loro primo vero album live, dopo i tantissimi "cd brulè" pubblicati dopo ogni concerto. Il riferimento ai Deep Purple è chiaro ed è la dimostrazione che il gruppo sa prendersi in giro.
L'album è composto da due cd e le canzoni provengono da registrazioni avvenute dal 1996 al 1999. L'ascolto è consigliato a chiunque abbia voglia di divertirsi ascoltando buona musica, che spazia in ogni genere esistente, perché qui si parla di musicisti di altissimo livello che però hanno il coraggio di giocare con le loro capacità.
L'intro dei due cd è un discorso dell'Armonicista Filosofico Misterioso ed è una delle chicche che gli appassionati potranno trovare in quest'album. Io sono arrivato alla conclusione che chi critica Elio e le storie tese non li capisce, non è una colpa, non tutti abbiamo la stessa capacità di ridere. Molti sono limitati. Molti magari ridono davanti a un film di Boldi. Non è per forza un handicap. Però lasciatevi dire che questi sono geni. Non scorderò mai la prima volta che ho ascoltato "Il vitello dai piedi di balsa", ero in macchina, e non riuscivo più a guidare dal ridere.
Buon ascolto. E prendete la vita più allegramente, che spesso non bisogna fare per forza i seri.
P.S.: Sono pronto al massacro, tanto se mi trattate troppo male verrà a salvarmi Supergiovane
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