"Goodbye England's rose, may you ever grow in our hearts, you were the grace that place itself where lives were torn apart..."

Pensando a Elton John nell'anno di grazia 1997 è questa la prima immagine che viene in mente, i funerali di Lady D e "Candle In The Wind 1997", il singolo più venduto nella storia della discografia mondiale: EJ sembra essere un artista in pieno spolvero, all'apice della sua fama; tutto vero? Assolutamente no, l'Elton John del 1997 è tanto sulla bocca di tutti quanto in fase di riflusso creativamente parlando, come dimostra l'album "The Big Picture", uscita discografica abbastanza inconsistente che pagherà in termini di vendite (sotto le aspettative) l'eccessiva sovraesposizione mediatica.

A differenza del suo ben più valido e consistente predecessore "Made In England" in questo disco non troviamo gli arrangiamenti orchestrali di Paul Buckmaster; per "The Big Picture" fu richiamato Chris Thomas, già produttore di "The One", e il sound ritorna ad avere un'impronta elettronica, con l'inevitabile risultato che l'album si rivela essere una minestra riscaldata ben confezionata e concepita con mestiere, ma decisamente troppo debole e poco ispirata per brillare di luce propria e rilanciare agli occhi della critica l'immagine più strettamente musicale di Elton John che, anzi, contribuirà ad affossare ulteriormente.

Nonostante tutto "The Big Picture" non è privo di ottimi spunti, in particolare la titletrack, che riesce a coniugare il mood riflessivo del resto dell'album con una buona dose di freschezza e di grinta rock, e ballate come l'intimista "Long Way From Happiness" e "Live Like Horses", outtake di "Made In England" forte di un bel crescendo melodico nel finale, in cui l'elettronica supporta bene melodie sentite e convincenti. Peccato che le restanti otto canzoni non offrano, a parte un paio di buoni episodi ("The End Will Come" e "Recover Your Soul") nessuno spunto interessante: sono tutte canzoni discrete, i livelli di bruttezza di "Ice On Fire" e "Leather Jackets" non vengono nemmeno sfiorati, ma che purtroppo mancano completamente di personalità e scivolano via senza lasciare traccia, finendo ben presto con l'annoiare.

Nel complesso, "The Big Picture" è un sostanziale passaggio a vuoto che fotografa bene la situazione di un Elton John troppo preso da incombenze ben più remunerative per occuparsi al 100% del suo percorso come artista, e che probabilmente è stato il primo ad accorgersi della mediocrità del prodotto finale, come dimostra l'anonimo singolo "Something About The Way You Look Tonight", furbescamente accorpato a "Candle In The Wind 1997" in un bislacco tentativo di promozione "subliminale". Dopo una lunga serie di flop artistici e commerciali che si susseguiranno negli anni successivi (su tutti il musical "Elton John and Tim Rice's Aida" e il live "One Night Only") il Nostro risorgerà per l'ennesima volta con l'ottimo "Songs From The West Coast" del 2001, confermando la sua tempra di inaffondabile highlander.      

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