"His hand in mine" è il dodicesimo album di Elvis Presley, uscito nel novembre del 1960.
Come si può intuire dal titolo, il disco contiene canzoni di carattere religioso. Fu il primo dei tre album gospel che Elvis avrebbe pubblicato. Nonostante egli sia conosciuto, e passato alla storia, per la fondamentale impronta lasciata nella storia del rock (molti dicono che ne sia l'artefice, ma dopo 60 anni è ancora in corso un dibattito) egli fortunatamente si cimentò in ballate che mettessero in risalto la sua voce nera. E questo album ne è un notevole esempio.
Fecero parte di questa session anche due hit come "Surrender" e "Crying in the chapel" ma la prima vide la luce l'anno dopo, e la seconda nel 1965. Se avrete voglia di ascoltare questo album, vi ritroverete catapultati in un'altra dimensione, in un altro secolo, in un altro mondo. Con la voce di Elvis che sembrerà accarezzarvi dolcemente, e le canzoni riusciranno, anche solo per un istante a farvi sentire vicino a Dio. O ad un'entità superiore. Per poi riportarvi giù e capire che se vi guardate intorno, al giorno d'oggi è difficile trovare qualcosa che sappia scaldarti il cuore come questo disco sa fare.
Tra le 12 canzoni troverete un paio di episodi dal richiamo fortemente rockabilly, che sembrano essere parenti di alcuni singoli degli anni '50: ovvero "Milky white way" e "Joshua fit the battle".
La durata complessiva dell'album è di 28 minuti. Riuscirete a dedicare meno di mezz'ora della vostra giornata frenetica all'ascolto di questa meraviglia? Io ve lo auguro davvero.
Alla prossima.
Tracklist
Lato A
1) His hand in mine
2) I'm gonna walk dem golden stairs
3) In my father's house4) Milky white way
5) Known only to him
6) I believe in the man in the sky
Lato B
7) Joshua fit the battle
8) He knows just what I need
9) Swing down sweet chariot
10) Mansion over the hilltop
11) If we never meet again
12) Working on the building
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