Emerson, Lake & Palmer - Pictures At An Exhibition

Chi ha detto che il Rock non potesse star bene con la Musica Classica?

Chi avrebbe mai pensato che dopo quasi vent'anni dalla nascita del cosidetto genere "disimpegnato", qualcuno lo avrebbe fatto diventare un genere di culto?

c'era stata la Musica di protesta del "profeta" Bob Dylan,

c'era stato il Beat che con i suoi "capelloni" aveva dato una scossa a questo genere di cui già si pensava esser tramontato, finito,

c'era stata la Psichedelia che con il suo "Flower Power" aveva "contaminato" tutto il mondo.....

e allora......?

e allora già si pensava di dare l'ennesima prova che il Rock non era solo un tipo di musica da sala da ballo ma anche di sperimentazione e intellettualismo. Ecco che così nasce il Rock Sinfonico o meglio conosciuto come Progressive Rock.

Gli E,L & P ne godono di questa nuova tendenza, tanto da rileggere in chiave moderna l'opera per Pianoforte di  Mussorgsky: "Pictures At An Exhibition".

I tre non si accontentano di riarrangiare classici come "Promenade", "The Old Castle" o "The Hut Of  Baba Yaga", ma di inserire nel contesto musicale anche loro composizioni. Le parti scritte da Emerson & Co. si legano con le composizioni di Mussorgsky, tanto da non farci riuscire a distinguere quando finisce la parte del compositore e quando inizia quella del gruppo, (ammeno che l'ascoltatore conosca già le parti di Mussorgsky).    
L'idea verrà presentata e registrata solamente dal vivo, (unica versione fatta in studio è reperibile nell'album "In The Hot Seat").

Si parte con la succitata "Promenade", melodia epica suonata dall'Organo di Emerson, che troveremo alrte volte durante il disco, via via sempre piu' magica. Rullare di Percusioni, Basso "sleppato" e Tastiere aggressive.....in questo modo si introduce  "The Gnome", si aggiunge poi un inquientante riff di Hammond, Chitarra Eletrica distorta, improvisazioni di Moog..... e ancora Tastiera Hammond a regalarci note stregate. Si prosegue con la seconda ripresa di "Promenade", questa volta resa ancor piu' fantastica dal testo e dalla dolce.....quasi "adolescenziale" voce di Lake. "The Sage", melodia scritta e interpretata da Lake, introdotta da una lunare Tastiera Hammond e da un epilettico Moog, che dopo un inalzare di suoni cede all'arpeggio di Chitarra, lasciandoci incantare dalla voce di Lake, che atrriva nel piu' profondo dell' animo. "The Old Castle" è riarrangiata secondo Emerson, in effitti inizia con dei vertiginosi assoli di Moog, poi si aggiungono Basso e Batteria per dare il via ad un veloce giro melodico di Tastiere. "Blues Variations", come si capisce dallo stesso titolo è un Blues, scritto da tutti e tre i componenti, in cui gli strumenti sembrano cercare di rincorrersi l'uno con l'altro, per poi riposarsi in un assolo di Tastiera. Ripreso fiato ricomincia la corsa per arrivare poi alla terza ed ultima ripresa di "Promenade", ora suonata dall' intero gruppo, così facendole conquistare l'apice di leggenda che sa essere questa composizione. Si va avanti con "The Hut Of Baba Yaga (Part One)", caratterizzata da un inizio di Tastiera "botta e risposta", per poi proseguire in un riff che, con l'andare avanti diventa piu' veloce, con un coinvolgente Palmer che gli và dietro. "The Curse Of Baba Yaga" è una composizione dei nostri che, dà continuazione a uno dei  precedenti pezzi, "The Gnome" riprendendone il riff di Hammond, l'inizio è caraterizzato da un Basso distorto e subito dopo ritmico, mentre di sottofondo notiamo un Emerson "teso", poi come è solito fare da parte sua un bell'assolo di Moog. La voce di Lake, che qui non è delicata come al solito, ma piuttosto stridula, e Palmer si presta a completare il tutto. Segue "The Hut Of Baba Yaga (Part Two)", nonchè eseguita allo stesso modo della prima parte."The Great Gates Of Kiev" è la composizione di Mussorgsky, arricchita dalle liriche è dal canto di Lake, nel mezzo della composizione ecco ritornare la celebre melodia di "Promenade", questa volta velocizzata, ma ancor sempre intrisa di magia. Qui troviamo anche un Emerson scatenato che con le sue Tastiere ci esegue una delle sue "compilation" di rumori. Ora l'esibizione sembra essere terminata... ma noooo...! I tre si scatenano per il finale, un bis. Il brano in questione è tratto dallo Schiaccianoci e ribattezzato da Kim Fowley "Nutrocker" (titolo originale "The Nutracker"), inoltre Fowley ne cura anche l'arrangiamento, facendolo diventare una versione più moderna, il più entusiasta è Palmer, che ci dona uno dei suoi assoli di Batteria come lui solo sa fare.

Siamo giunti al termine... e devo dire che non è stato facile recensire questo disco... ma ne è valsa la pena!

Carico i commenti... con calma