Parole, polemiche contro tutti, musica e tant'altro. C'è l'imbarazzo della scelta nella scelta dei temi di questa recensione. Il primo commento che mi viene è che Eminem oltre a fare il ragazzaccio ribelle ci sa fare eccome con la musica; al contrario dei suoi colleghi che per acquistare popolarità vanno in televisione.
Analizziamo uno dei brani che rendono questo disco uno dei migliori di Eminem: "Without me" ti trascina non solo con il suo ritmo, ma anche melodicamente, al contrario di altri dischi rap. Ma ci sono altri album che sono molto orecchiabili come "White America" e "Say Goodbye Hollywood", sono difficili da dimenticare. Insomma Eminem sa comporre canzoni e non è poco. Uno dei difetti di Eminem Show è che molto lungo, infatti, in 70 minuti ci si perde, invece con 20 minuti in meno l'ascoltatore avrebbe modo di gustare più a fondo questo disco.
I testi delle canzoni sono logorroici, i testi sono politicamente scorretti. Poi sul libretto i testi sono scritti in un carattere piccolo, forse perchè Eminem si è stancato di farsi esaminare le parole che dice al microscopio. Secondo me Eminem se le cerca le critiche, infatti, i testi sono pieni di parole e non risparmia nessuno con gli insulti: la mamma, il governo e i rivali. Lui dice che le canzoni sono dedicate ai ragazzi di periferia e questo giustifica in parte il lato forte dei pezzi.
In definitiva Eminem anche se è un bravo musicista, rapper e fare della buona della buona musica non gli da il diritto di fare quello che vuole. In parte la colpa del suo atteggiamento è anche la pubblicità dei media che hanno creato un mostro. Quindi Eminem non è famoso solo per i suoi brani, ma anche per la sua storia che è stata scritta e riscritta in giornali da quattro soldi.
Alla fine "Eminem Show" è un buon disco, ma questo passa in secondo piano visto che il disco vuole attirare le persone attraverso la sua aggressività.
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