Gli Enemynside sono un gruppo italiano al loro esordio. È la prima volta che mi cimento nel recensire un gruppo emergente, ed è un'esperienza nuova e stimolante. Anche perchè questi Enemynside valgono. Non eccelsi, ma possono fare tanto.

Il loro thrash è abbastanza standard, nessuna innovazione stilistica particolare, nè soluzioni compositive ardite o "sperimentali", ma ottime songs nella perfetta tradizione thrash. Sarebbe sbagliato accostare gli Enemynside al thrash odierno, diciamo che è direttamente ispirato (e si sente) dal piùpuro thrash anni '80 , quindi prende a piene mani dal repertorio di Metallica e Slayer, i padri di questo genere. Soprattutto è simpatica la timida imitazione di James Hetfield nel cantato, ma non è un aspetto sgradevole, anzi, forse è più che leggittimo per un disco d'esordio, essere emulatori dei propri idoli.

Il disco si apre con l'ottima e veloce "Suddenly Mad" e la più o meno melodica "Bad junks". Si nota subito come siano abbastanza maturi nell'uso delle loro capacità: un uso della tecnica molto giusto e misurato, con assoli intelligenti e mai fuori luogo. L'energia si fa viva con "Ex-x-es", dalla devastante ritmica e dal ritmo molto incalzante, e con la successiva "In Memory free" in cui si nota molto l'influenza "Metallica" nella composizione, nel cantato e un pò nel testo. "Your enemy inside" è sicuramente il manifesto del gruppo, ed è la migliore del lotto: è trascinante e martellante. Mentre "Speed Killing" si avvicina a lidi Slayeriani e l'energia viene sostituita dall'ottimo senso melodico in "Peace of Mud", con un ottima sezione lenta e con l'ottimo lavoro solista dei chitarristi. Il disco si chiude con le tre canzoni che meno mi hanno convinto, forse perchè si somigliano un pò alle precedenti: "Unchained", "Scars", "Hatestone". Nella somma, un'ottima sorpresa questi giovani.

Se riuscissero a staccarsi magari dalle loro influenze maggiori per proporre qualcosa di più personale riuscirebbero a fare meglio di quanto di buono hanno già fatto. Naturalmente figli di un periodo musicale che bada più alle vendite, riescono a sfornare un lavore che, seppure poco originale, riuscirà a far sorridere che vive a pane e thrash.

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