Enthroned
Prophecies Of Pagan Fire

Secoli di rancori, odi covati tra le foreste spettrali ed i laghi cristallini hanno generato una scienza che ha illuminato l'uomo ed ha forgiato una cultura parallela al Cristianesimo, sotterranea: il culto di sé, la consapevolezza di ciò che ci circonda, la fornicazione con la propria sorella…

La fornicazione con la propria sorella?!?!?!? Pare proprio che per i membri degli Enthroned questo sia uno degli aspetti rilevanti dell'essere satanisti, controcorrente e per giunta dannatamente "True".

I belgi Enthroned nascono nei primi anni novanta e pubblicano questo loro primo capitolo nel 1995, abbastanza in anticipo per essere considerati "storici", abbastanza in ritardo per venire accusati di essere saliti sul carro vincente. Nonostante non abbiano mai raggiunto picchi di notevole spessore, vanno considerati tra le prime band di "seconda generazione", un periodo durato genericamente un lustro (1995-2000) che ha visto il fissarsi di alcune categorie, a livello musicale e culturale, peculiari poi per il genere: immagine satanica oltre ogni immaginazione e coerenza, lento distaccarsi dallo stile norvegese, dal suo pathos per abbracciare soluzioni più stereotipate, che faranno scuola. E poi un immaginario sanguinario e sanguinolento, dannato ed orrorifico al tempo stesso. E poi l'incesto con le sorelle, ma almeno quello vale solo per gli Enthroned…

'Prophecies Of Pagan Fire' esce nel 1995 e rappresenta in un certo senso (nonostante poi l'insuccesso non lo abbia reso influentissimo) il ponte tra il vecchio modo di concepire il Black Gotico (non ancora Gothic Black) e quello nuovo. Prendendo in egual misura il black sinfonico degli Emperor ed il lato teatrale ed orrorifico dei Troll, gli Enthroned hanno portato avanti una commistione che sarà poi da modello a band come Dimmu Borgir e Cradle Of Filth, che faranno di questo suono una gallina dalle uova d'oro. Naturalmente Prophecies non richiama alla mente né In The Nightside Eclipse degli Emperor, e neanche Stormblast dei Borgir: si pone al centro, crocevia ideale. Il suono si fa sempre meno caotico e duro rispetto ai maestri del Telemark, smussando gli spigoli grazie a rallentamenti improvvisi, stacchi trasheggianti e l'accentuazione del lato horror; d'altro canto i belga non arrivano neanche ai livelli di pacchianeria che i loro successori ci hanno propinato negli anni, con un climax di barocco e kitch davvero irritante.

Il riffing si mantiene articolato ed evoluto, fondendo tutti gli aspetti del suono norvegese (thrash tedesco, riff a monocordi, blastbeat) ma portandoli in un contesto sempre meno legato all'ideologia estrema del Nord, inaugurando quel suono standardizzato tipico della seconda generazione (Gorgoroth, Dimmu Borgir), ormai semplicemente definibile "Black Metal", senza sotto-generi o classificazioni particolari.

Fanno parte del suono una serie di elementi che avranno molta fortuna in ambiente sinfonico, come i continui stacchi centrali, con duetti di chitarre e tastiere a ricreare momenti gotici; è questo in verità il periodo più inoffensivo del black, seguendo un momento di forti disagi umani e sociali come la fase norvegese, e precedendo la riscoperta di sonorità personali degli ultimi sei anni (Depressive, Black Ambient, riscoperta dell'Underground). I testi si mantengono intorno a standard generalmente bassi, frutto di un satanismo "da discount", molto teatrale e poco filosofico, sempre votato all'invettiva anticristiana, ma in modo innocuo, spesso rispolverando tematiche in contrasto tra loro, come Paganesimo, Satanismo, Cimiteri, Medioevo, Fantasy…

Ciò non toglie di riconoscere agli Enthroned un valore artistico più che alto, legato ad un'importanza storica tutt'altro che secondaria: fu soprattutto la sfiducia verso questa standardizzazione del suono e dell'immagine a dare poco a questa band, capitata in un momento di stallo, eper giunta vessata da alcuni cambi di formazione. 'Prophecies Of Pagan Fire' è un disco che va ascoltato al di là dei suoi limiti, gustandosi stranezze per l'epoca innovative, come assoli molto metal, schitarrate gotiche e tanta voglia di fare paura con mezzi molto poveri.