Oggi voglio raccontarvi la storia di un fratello minore. Io sono primogenito e ho due sorelle, non so come ci si trova con un fratello maggiore, ma da quello che ho osservato posso grossolanamente dedurre che esistono due casi limite, quando esiste la volontá di aiutare e dare incentivi e quando si segrega il piú debole ad uno stato di inferioritá psicologica.

Nella loro infanzia, un padre musicista e direttore di un orchestrina a trasmettere la passione per la musica, e poi le prime percussioni costruite con camere d´aria e barattoli di latte Ninho della Nestlé, buoni anche per assemblare i primi berimbau.

Poi si cresce e bisogna prendere un cammino nella vita, e cosí Naná dice un giorno ad Erasto, se vuoi seguire il tuo fratellone, studia! E cosí Erasto ci da dentro, ed inizia a muoversi e a metá anni sessanta inizia una fase che lo porterá per Salvador, Rio de Janeiro e infine New York.

In Pernambuco suona com quasi tutti i piú importanti musicisti, a Rio con il Club da Esquina (vedi Milton Nascimento) e João do Valle, a New York ha la fortuna di accompagnare Stan Getz ad un paio di concerti, fare qualche sessione con Ornette Coleman, suona in Eye on You di Ronald Shannon Jackson (da notare la pertecipazione di un giovane Vernon Reid), com Jon Hassell, in Stone Alliance di Marcio Montarroyos a fianco di Don Alias. Poi nell´1981 sembra che tutto si fermi.

Dopo i tre anni passati negli States, Erasto há un collasso emotivo che lo porterá in depressione e riporterá in terra natale, ad Olinda precisamente, costringendolo a starsene senza parola proferir per un paio d´anni.

A cosa tutto ció si debba attribuire, non si sá com certezza; saudades della vita tropicale? I coglioni pieni delle universitá yankee e dall´intellettualismo musicale negro?

Sta di fatto che dopo questo periodo oscuro, Erasto inizierá di nuovo a muoversi stringendo una grande amicizia e collaborazione con Fabio Strummer della Banda Eddie, dove sembra trovare una dimensione nuova per la propria vita. Erasto non fú un accademico, né un virtuoso come il fratello, era uno a cui piaceva la periferia, amava ridere e scherzare e la vita “bohemia”, anche senza cerveja (chiuso con l´alcool), meglio um baseado e soprattutto amava le donne dimostrandosi in ogni occasione un impassibile corteggiatore.

Tutto questo di Erasto lo si sente nelle sue canzoni. Si, canzoni, niente freejazz o worldmusic, ma musica genuinamente brasileira pernambucana di grande personalitá, musica di bairro, di provincia, canzoni da cantare e da ballare.

Certo, come é naturale, i due fratelli sempre trovarono inutile il paragone fra loro, ma i due cammini ebbero vari momenti d´incontro e di divergenze stilistiche. Naná il maestro, serio e composto, Erasto il canzoniere, frivolo e casinista. Entrambi negli ultimi anni a lavorare com la musica nella loro cittá d´origine, Naná com sua passione per Hector Villa-Lobos e Erasto per i giovani musicisti della cittá, che contribuirono per la realizzazione di questo disco, meritatamente, contraccambiando l´importante influenza di Erasto nella scena musicale locale, che prenderá il nome di Olinda Style.

Anche se pubblicato nel 2005, il giornale della palma é ancora freschissimo e chissá che faccia muovere lo scheletro a qualcuno di voialtri, mentre ne sfoglierete le canzoni in qualche spiaggia mediterranea.

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