Dopo più di un anno di permanenza nella mia collezione di Cd bisognava assistere ad un concerto dei Kings Of Convenience perché (positivamente impressionato dalla loro performance) andassi a riascoltarmi con attenzione questo disco che inizialmente avevo sottovalutato.
Si, poiché per chi non lo sapesse Erlend Øye altri non è che il rosso ed estroverso ragazzone del fortunato duo norvegese.
Oltre a questa sua spontaneità quasi mediterranea il nostro ha dalla sua un grande talento compositivo e una voce personale e bella.

Nel suo disco solista Erlend ci accoglie in un mondo fatto di sintetizzatori analogici e drum machine direttamente dagli anni '80 che incontrano le chitarre acustiche e i suoni di pianoforte già caratteristici dei KoC.
Il risultato? Un disco molto chill-out realizzato a più mani con validi Electro producer da tutto il mondo.
In particolare la traccia 4 "Prego Amore" composta con il duo romano Jolly Music spicca per la scelta raffinata dei campioni e le bellissime trame tessute con i sintetizzatori.
In "Symptom of Disease" registrata con Mr.Velcrofastener arriva improvviso il magone e non si capisce se siamo in autunno o in primavera, se il profumo che si sparge nell'aria è di castagne o di gelsomino...
Altri brani invece ricordano lo stile dei concittadini Röyksopp (con i quali Erlend ha scritto e cantato due brani) come la traccia 3 "Sudden Rush" prodotta con gli electro poppers svedesi Kompis nella quale un « ...improvviso irrompere» viene narrato con una flemma melanconica tipicamente nordica.

È indubbio (specie dopo aver assistito ad una data dei Kings) che questi norvegesi hanno carattere e pure cuore ma nelle loro canzoni incarnano una sorta di distacco dagli eventi o dalle persone che li hanno scaturiti.
Inoltre i nordici sembrano trovarsi particolarmente a loro agio tra le mura domestiche (ricordiamo che i KoC chiedono spesso ai loro fans di spedirgli le foto dei propri ambienti!) e riescono a trasmettere questa sensazione di comfort all'ascoltatore del Cd (che magari si trova pigiato in un affollato metrò).
Sempre in tema di ambienti domestici nella lunghissima foto del book a fisarmonica Erlend Øye posa sornione ritratto in una living room (la sua?).
Inoltre sfogliando i crediti e navigando in rete si apprende che la produzione di molti brani è fatta in casa, negli home studio dei vari producer...

Gran bel cd dal norvegese ballerino, che mantiene una sua coerenza anche se realizzato col contributo di più artisti.
Se siete degli inguaribili romantici o se semplicamente avete voglia di non pensare, questo disco è per voi.

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