Gli Errata Corrige sono un mitico gruppo del prog italiano dei ’70 di Torino: il loro disco pubblicato postumo nel 1976 “Siegfried, il drago e altre storie” – fuori tempo massimo nell’ambito del prog italiano come anche “Forse le lucciole non si amano più” de La Locanda delle Fate - è un’autentica gemma nascosta che tutti gli amanti del classico sinfonico pastorale nello stile bucolico e fiabesco del primo Celeste dovrebbero assolutamente conoscere. A mio avviso si tratta di un disco di alto valore, ricco, nella migliore tradizione del prog, di riferimenti fantasy: il concept è basato infatti sulle vicende del cavaliere Citadel e sulla leggenda di Sigfrido. Le atmosfere e le ambientazioni sono pacate e raffinate ma, allo stesso tempo, varie e frastagliate nel tipico stile del sinfonico dell’epoca.
Ora la leggendaria etichetta genovese Black Widow, ormai un autentico punto di riferimento per gli amanti del progressive, con una particolare predilezione per le atmosfere oscure, pubblica, a distanza di 40 anni, una nuova edizione riregistrata di “Siegfried, il drago e altre storie”. Come si può leggere nelle note di copertina i musicisti hanno voluto ridare nuova vita alle vecchie composizioni registrandole con la nuova tecnologia (in origine Lp era stato registrato con un 8 piste) e proponendo nuovi arrangiamenti. A livello di produzione la musica sicuramente ne guadagna anche se forse si perde la “magia” che il vecchio vinile emanava. In definitiva si può dire che lo spirito originario è stato però mantenuto. Contemporaneamente, la Black Widow ristampa, per l’occasione, il vecchio disco in vinile. Oltre al cd è accluso anche un dvd dove, oltre alla musica, si possono ascoltare anche i commenti dei musicisti. C’è anche una cover di “Cadence And Cascade” dei King Crimson.
Questa è, in ogni caso, un’operazione meritoria che ridà nuova vita e disseppelisce dall’oblio una delle pepite del patrimonio culturale del prog italiano e non solo.
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