Ed eccoci qua, gli Essence, questi sconosciuti, ma talentuosi artisti danesi che debuttano con il loro primo album "Lost In Violence" dopo il già promettente ep "Art In Imperfection", a mio parere uno dei migliori dischi thrash usciti negli ultimi anni.

La formazione è costituita da Lasse Skov, chitarra e voce; Mark Drastrup, chitarra e cori; Martin Haumann, batteria; Benjamin Atlas, basso. 

Uno dei punti forti di questa band è sicuramente il talentuoso bassista, il quale dimostra le sue abilità tecniche e compositive soprattutto nel pezzo forte dell'album: "Blood Culture". La band nel suo insieme mi ricorda un po' i Kreator, soprattutto per le linee vocali e per l'effetto delle chitarre, ma ora andiamo ad analizzare l'album in sé.

Il disco apre con "Allegiance", un intro di 1:21, capace di far capire fin dall'inizio con chi abbiamo a che fare, questa traccia è un misto fra chitarre ruggenti, una batteria inarrestabile e tipici suoni orientali, dopodiché arriva "Unlimited Chaos" che prosegue sulla stessa linea del brano di apertura, con suoni orientali, riff veloci e una voce tipicamente thrash. L'ascoltare già rimane stordito dopo questa canzone, ma gli essence non gli lasciano il tempo di riprendersi, e comincia "Pestilence" uno dei pezzi più cattivi e veloci del disco, costituito da riff di chitarra taglienti come rasoi, un basso che non si ferma mai e una batteria che non ha tregua. Il pezzo successivo è il piatto forte del disco, il singolo "Blood Culture", il quale comincia con un assolo di basso che può sembrare relativamente tranquillo, può apparire quasi come un pezzo melodico, ma ad un certo punto ... BAM! esplode in tutta la sua rabbia e potenza, e ritornano gli Essence delle prime due tracce. Dopo "Blood Culture" ci aspetta un'altra traccia ancora più veloce e devastante: "Night's Destruction", e anche qui si scatena nell'ascoltatore la voglia di pogare e di fare headbanging.

Dopo "Night's Destruction" abbiamo 1:15 di pausa con "Oblivion", una traccia tranquilla, che servirà da preludio a una delle canzoni più "calme" del disco: "Shades Of Black"; questa traccia comincia in modo come al solito veloce, ma un po' più melodico, quasi power metal, e si mantiene su questa linea, è molto piacevole e orecchiabile. E dopo un brano vagamente tranquillo e con sonorità power metal ritorniamo al thrash puro e cattivo con "Trace Of Terror", una traccia che si lascia ascoltare, che sa essere veloce e cattiva, ma a tratti anche melodica. E ora arriviamo alla title track: "Lost In Violence"! Questa traccia stupisce fin da subito per i suoi assoli, per i suoi ritmi e per i suoi riff veramente freschi, veloci e cattivi, come una canzone thrash che si rispetti. E ora arriviamo alla conclusione di questo fantastico album con la veloce e frenetica "Aggresive Attack", la quale scatena nell'ascoltatore la voglia di spaccare tutto.

In conclusione, questo è davvero un album fatto bene, e se proprio vogliamo trovare il pelo nell'uovo possiamo dire che gli assoli sono un po' ripetitivi, ma per il resto è fantastico, è thrash puro, consigliato soprattutto a chi, come me, è un fan del thrash in stile kreator: veloce, cattivo, ma anche melodico e orecchiabile. 

Elenco e tracce

01   Allegiance (01:21)

02   Unlimited Chaos (06:40)

03   Pestilence (05:08)

04   Blood Culture (06:13)

05   Night's Destruction (04:13)

06   Oblivion (01:13)

07   Shades of Black (05:54)

08   Trace of Terror (03:14)

09   Lost in Violence (07:57)

10   Aggressive Attack (05:05)

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