Certo che la nostalgia è una brutta cosa.

Passare dal sentire un disco di ottima fattura come "Long Live The Loud", a chiedersi a se stessi durante l’ascolto "Ma perchè non dare un ascolto anche a quell'altro album?"

Perlomeno, a me succede quasi sempre così. Quando si vuole iniziare ad approfondire un artista, si cerca prima di passare per le loro uscite migliori, per poi se si vuole, andare anche sugli altri.

"Il disco di debutto lo lascio perdere, troppo acerbo. Almeno, questo è quello che dice la recensione..."

"Quello sperimentale pure, al massimo mi ascolterò due pezzi, il resto sarà tutto uguale."

Parlavo appunto di Long Live The Loud, terzo album dei canadesi Exciter uscito nel 1985, gruppo considerato fra i fondatori del genere Speed Metal, e che annoverava come i membri il cantante/batterista Dan Beehler, il chitarrista John Ricci, e il bassista Allan Johnson. Tre anni, tre centri. Non avevano mollato neanche mezzo centimetro questi canadesi, nel tentativo di distruggere con furia musicale, nota dopo nota, l’impianto stereo di chi li ascoltava.

Una carriera tutta rose e fiori gli Exciter non l’hanno avuta però, colpa anche loro mi viene da dire. Rifiutarono nel modo più assoluto un tour con gli Slayer, poiché secondo John Ricci la band di Kerry King stava lentamente perdendo popolarità. Un errore questo, di cui il gruppo canadese si pentirà molto presto.

Vuoi quindi il cambiamento di sonorità, indirizzato verso un maggior uso di melodie, o giusto per voglia di cambiare, nel 1986 esce "Unveiling The Wicked". Il disco del declino per alcuni, il definitivo consolidamento del sound del gruppo per altri, cosa certa è che questo fu un disco che al momento dell'uscita fece discutere non poco. I motivi da ricercare in questo flop sono parecchi, primo fra tutti l'uscita del chitarrista John Ricci dopo la fine del tour per "Long Live The Loud". Dissidi interni, voglia di cambiare le giustificazioni. Al suo posto venne reclutato Brian McPhee, un buon chitarrista ovviamente, ma privo dell’energia e della velocità che contraddistinguevano Ricci.

Senza neanche mettermi a parlare dell’orribile copertina, il disco è senza dubbio uno spartiacque. Punti a favore ce ne sono, primo fra tutti il solido opener "Break Down The Walls", o la tiratissima "Live Fast, Die Young". Va fatto comunque notare che Beehler non si risparmi assolutamente in nessuna delle 9 canzoni, cantando con quel tono sgraziato e acuto che lo ha reso celebre nei dischi precedenti. Ancora ottima "Mission Destroy", accompagnata forse da un riff troppo semplice per gli standard a cui aveva abituato la band, ma comunque godibile.

I guai, se così vogliamo chiamarli, cominciano con pezzi troppo blandi come "I Hate (School Rules)", la quale sembra essere uscita da un album dei Twisted Sister, o ancora dall’inutile e breve strumentale "Brainstorm". Non sono da reputare canzoni brutte, ovviamente, ma comunque molto lontane dallo stile degli Exciter, e deludenti all’ascolto da parte di chi ha adorato i precedenti lavori. "Shout It Out" cerca di riprendere l’incedere anthemico di pezzi come "Pounding Metal" (presente sul secondo "Violence & Force"), con scarsi risultati. Si arriva dunque all’ascolto finale delusi, non tanto dalla qualità delle canzoni, ma dal cambio attitudinale che il gruppo decise di prendere in quegli anni. Solo nel 1992 con "Kill After Kill", e il ritorno di Ricci alla chitarra, si potrà dire di star sentendo di nuovo gli Exciter per come erano stati conosciuti, ma quei tempi erano ancora lontani.

"Unveiling The Wicked" è un disco lungi dall’esser catalogato come fallimentare, ma diciamo più trascurabile. E’ quel tipo di disco che il commesso del negozio ti fissa e ti dice "No guarda, questo è brutto. Dai retta a me, è brutto. Prendi l'altro, fi faccio pure lo sconto!" E non riuscendo a capire cosa ti stia succedendo, rifiuti cortesemente e ti porti a casa quello che hai scelto, nel ritorno a casa pensi forse di aver fatto una cazzata, ma che diamine, è sempre musica. Forse non a livelli ottimi, ma sempre musica.

Carico i commenti... con calma