Il miglior disco di Concato, una vera e propria compilation già pronta e confezionata piuttosto che un album di inediti questo "Fabio Concato" datato 1984. È il disco che consacra il cantautore milanese a due anni dal successo di "Domenica bestiale". Quasi tutti i brani di questo album sono rimasti nella memoria collettiva e costituiscono tutt'ora una consistente parte della scaletta dei concerti del Nostro. Si apre come meglio non si potrebbe con "Fiore di Maggio", celeberrima e dedicata alla figlia Carlotta, con il delicato arpeggio che caratterizza l'introduzione. Un testo perfetto su una musica perfetta, e pensare che l'autore all'inizio non la riteneva nemmeno così forte... poi c'è "Ti ricordo ancora", di cui c'era già traccia in "Vito" nel 1978, ma qui viene reso tutto più dolce e più pulito: un altro classico. Terzo classicone è "Sexy tango", bellissima e ritmata, elegante, una espressione della cifra e della maturità concatiana; il ritornello è celeberrimo. Le chitarre di Massimo Luca e Mauro Paoluzzi, già alla corte di Lucio Battisti e di Roberto Vecchioni, hanno un gran ruolo in "Tienimi dentro te", pezzo energico e sentimentale, un'altra perla tutta da assaporare. Poi il disco diventa malinconico con la breve ma intensa "La nave", racconto della leva militare in Sardegna e dell'abbandono della fidanzata di allora. Questo era solo il Lato A del disco! Passiamo al Lato B, e con arpeggi simili a quelli di "Fiore di Maggio" troviamo la struggente "Guido piano", capolavoro di introspezione, arcinota anch'essa, quindi inutile spendere altre parole... poi ci sono episodi meno conosciuti come la breve "Computerino", dove di canta dell'uomo alle prese con la tecnologia (un anno dopo Battiato canterà "Personal Computer" per restare in tema), e "Quando sarò grande", si canta quindi in questo disco di figlie, ex compagni di scuola, di mogli, di ex fidanzate, a comporre un quadro sentimentale omogeneo. Poi è la volta della spiritosa e celeberrima "Rosalina", dove Concato mantiene la vena ironica coltivata ai tempi del Derby di Milano per descrivere una donna un po' rotonda ma estremamente piacevole. Un pezzo fatto proprio per il successo! Chiude poi la corrispettiva di "Sexy tango" nel Lato B, ovvero "Festa di mare", dove il ritornello dà lo stesso slancio che dà "Nina, dolce amore..." Tra gli altri strumentisti Vince Tempera al pianoforte, Ares Tavolazzi al basso, Ellade Bandini alla batteria, Claudio Pascoli al sax tenore... insomma un disco veramente ben suonato dai migliori musicisti della musica leggera italiana, un disco che si chiama come il suo autore e che in effetti è il titolo più esplicativo. Sulla stessa falsariga, ma con qualche risultato meno esaltante sarà il successivo "Senza avvisare", mentre nel '90 sarà cosa diversa "Giannutri".

Elenco tracce testi e video

01   Fiore di maggio (03:54)

Tu che sei nata dove c'e' sempre il sole
sopra uno scoglio che ci si puo' tuffare
e quel sole ce l'hai dentro il cuore
sole di primavera
su quello scoglio in maggio e' nato un fiore.
E ti ricordi c'era il paese in festa
tutti ubriachi di canzoni e di allegria
e pensavo che su quella sabbia
forse sei nata tu
o a casa di mio fratello non ricordo piu'.
E ci hai visto su dal cielo
ci hai provato e piano sei venuta giu'
un passaggio da un gabbiano
ti ha posata su uno scoglio ed eri tu.
Ma che bel sogno era maggio e c'era caldo
noi sulla spiaggia vuota ad aspettare
e tu che mi dicevi guarda su quel gabbiano
stammi vicino e tienimi la mano.
E ci hai visto su dal cielo
ci hai provato e piano sei venuta giu'
un passaggio da un gabbiano
ti ha posata su uno scoglio ed eri tu.
Tu che sei nata dove c'e' sempre il sole
sopra uno scoglio che ci si puo' tuffare
e quel sole ce l'hai dentro il cuore
sole di primavera
su quello scoglio in maggio e' nato un fiore

02   Ti ricordo ancora (04:01)

E ti ricordo ancora
le braghe corte di tuo fratello e le gambe viola
tua mamma stanca costretta a farti un po' da padre
me la ricordo ancora tutta bianca.

E ti ricordo ancora
l'ingenuita' la tua tenerezza disarmante
eri un omino ma dentro avevi un cuore grande
che batteva forte un po' per me.

E ti ricordo ancora
dimmi che non e' cambiato niente da allora
chissa' se parli ancora agli animali
se ti commuovi davanti a un film.

E ti ricordo ancora
nei pomeriggi di primavera al doposcuola
tu mi parlavi di una colonia sopra il mare
vienimi a trovare che si sta bene.

E ti ricordo ancora
quando scoprirono che mi accarezzavi piano
e mi ricordo che ti tremavano le mani
ed un maestro antico che non capiva.

E ti ricordo ancora
dimmi che non e' cambiato niente da allora
chissa' se parli ancora agli animali
se ti commuovi davanti a un film

03   Sexi tango (04:13)

04   Tienimi dentro te (04:36)

05   La nave (02:09)

06   Guido piano (03:44)

Guido piano
e ho qualcosa dentro al cuore
che mistero
non so neanche dove andare
e m'allontano
anche se dovrei tornare
lei m'aspetta
si potrebbe preoccupare ma c'e' tanto sole
e mi accorgo che ne ho bisogno come un fiore
e ho bisogno di stancarmi e di camminare
di sentire l'acqua il vento e di respirare
peccato che qui vicino non c'e' il mare
guido piano
che mistero dopo il ponte cambia il mondo
viene voglia di cantare
questa sera
te lo voglio raccontare
son sereno
come se fosse Natale
e ho tanta voglia
di sdraiarmi su questa terra cosi calda
di dormire e di sognare che questo fiume
lentamente mi porta fra i monti e le pianure
e mi culla come un bambino fino al mare.
Amore mio perche' ogni volta scappo via
siamo cosi lonatani dalla vita e dai profumi
forse t'incontrero' dove comincia il mare
quando mi svegliero' saro' migliore

07   Computerino (02:54)

08   Quando sarò grande (04:16)

09   Rosalina (02:28)

Rosalina, Rosalina
tutto il giorno in bicicletta
fino a sera, sera
chissa' i polpacci, poveretta
fino a sera, sera
chissa' che piedi gonfi avrai.
Rosalina, Rosalina
a me piaci grassottina
ma quando e' sera, sera
ti sento masticare
quando e' sera, sera
t'ammazzi con i bignet.
Amore mio ti voglio bene come sei
sei eccitante al punto che ti sposerei
novanta chili di libidine e bonta'
e poi vedrai, un po' di moto ti aiutera'.
Rosalina, Rosalina
tutto il giorno in bicicletta
fino a sera, sera
chissa' i polpacci, poveretta
fino a sera, sera
chissa' che piedi gonfi avrai.
Mia madre dice che col tempo dimagrirai
ma non importa amore non cambiare mai
hai fatto caso, che le megre sono tristi
invece tu hai sempre volgia di cantare.
Rosalina, Rosalina
la mia bella farfallina
che pedala e canta
canta finche' muore il sole
e quando e' sera, sera
ti sento masticare
e quando e' sera, sera
t'ammazzi con i bignet. Ole'

10   Festa di mare (04:07)

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Altre recensioni

Di  RamirezAlHassar

 Mi piacerebbe parlarne, magari in una recensione più dettagliata perché la passione per la bossa nova, i testi leggeri e confortanti, l'acustica... insomma, bisognerebbe parlarne sì.

 Ho capito il perché la linea proraso verde sia la più venduta di sempre... riposta nello scaffale più in alto, con immoto ieratico, dove merita di stare.